L'ANALISI
05 Febbraio 2016 - 12:58
Attacco della Pomì Casalmaggiore
CREMONA - Siciliano di Enna, Renato Arena è uno dei fautori dell'assegnazione dell'organizzazione della Final Four di Champions League alla VBC Pomi Casalmaggiore. Primo vice presidente Cev e componente del Board dell'FIVB, parla della prossima Final Four e delle possibilità che approdi al PalaRadi.
"Essendo italiano è chiaro facessi il tifo per l'Italia. Per noi era la prima opzione mancando da 7 anni ed esclusa Novara le alternative si riducevano a Piacenza e Pomi. Ci sono stati degli abboccamenti precedenti e poi abbiamo raggiunto l'accordo anche perché ritengo che la Pomi abbia lavorato molto bene in questi anni e meriti questa opportunità".
Da subito la Cev ha indicato il PalaRadi. Opzione automatica o c'è un intento preciso?
"L'indicazione è stata automatica essendo quello il campo da gioco della Pomi ma è chiaro che la Final Four non è una partita del girone e vanno fatte apposite valutazioni sulla struttura".
Capienza, sala stampa, tribuna stampa, misure. Tanti sono i nodi dell'impianto cremonese. Possibili deroghe?
"Ci sono dettagli che possono essere valutati, anche la capienza, per esempio, non è un dettaglio sul quale mi fossilizzerei. Ci sono tanti altri requisiti tecnici imprescindibili. Ed altri invece sui quali si può discutere".
La questione sarà risolta con l'ispezione. Tempi?
"I tempi sono strettissimi. Non ho ancora una data precisa ma credo siamo vicini. Lì si parlerà anche con la società per valutare tutti gli aspetti e trovare la soluzione migliore per tutti".
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