L'ANALISI
11 Aprile 2015 - 12:56
L'allenatore Marco Giampaolo
AREZZO - La Cremonese conferma di attraversare un buon momento di forma e ad Arezzo, campo difficile dove anche le big del campionato hanno faticato, grazie al successo per 1-0 (rete di Brighenti a metà ripresa) conquista tre punti importanti che la allontanano definitivamente dalla zona calda della classifica. I grigiorossi, tra l’altro, hanno raggiunto in classifica proprio l’Arezzo.
LA PARTITA IN PILLOLE
40' va fuori un tiro di Cucciniello da 30 metri
34' cambio nella Cremonese, entra Moroni esce Di Francesco
28' ancora una bella uscita del portiere grigiorosso Galli che sbroglia una situazione pericolosa per l'Arezzo
23' l'Arezzo sfiora il gol con un tiro di Yaisien al limite dell'area piccola, super parata di Galli
'10 in questo scorcio di partita nessuna occasione da gol. Il gioco si sviluppa soprattutto a centrocampo. La Cremonese dà l'impressione di poter essere pericolosa, in particolare sulla fascia sinistra con la spinta di Crialese.
9' Cucciniello prova il tiro che finisce fra le braccia di Galli
2' tiro di Ciccone. Prima occasione della partita per la Cremonese
CREMONA - «Avete presente un surfista che aspetta l’onda perfetta? E che quando arriva riesce a cavalcarla sino in fondo? Ecco, la Cremonese con il Pavia è stata come quel surfista, ha cavalcato l’onda perfetta». Marco Giampaolo, il tecnico della Cremonese, prende a spunto questo paragone per descrivere la partita della scorsa settimana con il Pavia.
«Ho rivisto il filmato della gara — continua Giampaolo — e devo dire che siamo andati oltre la perfezione. Tutti i concetti su cui lavoriamo in settimana si sono applicati sul campo. Ma non sempre può essere così. Dipende anche dagli avversari. Il pavia gioca e ti fa giocare, il Como ti fa giocare un po’ meno, l’Arezzo cerca di non farti giocare del tutto».
E proprio il suo allenatore Capuano dice sempre ai suoi giocatori ‘Noi dobbiamo prima di tutto distruggere il gioco degli avversari’. Sarà così anche oggi?
«Capuano è un ottimo allenatore, ha tanta esperienza alle spalle. Sono certo che cercherà di sfruttare ogni nostra indecisione. Ecco perchè mi piacerebbe rivedere la Cremonese perfetta di sabato scorso».
Purtroppo anche stavolta l’elenco degli assenti è lunghissimo...
«Ormai ci siamo abituati. Al termine di ogni gara di campionato perdiamo uno o due giocatori. Stavolta è successo a Marchi e Manaj, che vanno ad aggiungersi a Bassoli, Favalli e Kirilov. Per fortuna ho recuperato in extremis Di Francesco e Pasi».
Ecco, parliamo di Di Francesco in un nuovo ruolo...
«Per noi è un giocatore troppo importante. Quando ho deciso di cambiare modulo mi sono posto la domanda di come utilizzare questo giocatore. E ho lavorato con lui per farlo giocare più da centrocampista che da esterno offensivo. Il risultato è stato buono, adesso tocca a lui entrare anche con la testa nella mentalità del centrocampista. Di Francesco è un giocatore duttile, in grado di svolgere più ruoli. Lo paragono un po’ a Florenzi della Roma».
Ad Arezzo con la testa alla conquista di un posto in Tim Cup nella prossima stagione?
«Dobbiamo porci degli obiettivi e questo è il più vicino. Siamo a tre punti dall’ottavo posto che attualmente è proprio dell’avversario di oggi. Ma voglio che le ultime cinque partite si giochino con il massimo impegno. Poi alla chiusura del cerchio faremo le nostre analisi e penseremo al futuro. Ma sino alla sera del 10 maggio ci si concentra solo sul presente».
Quanto c’è di merito dell’allenatore in questo progresso della squadra?
«Quello che conta è la squadra. Io dò delle indicazioni, sta a loro mettere in pratica il lavoro che si fa in allenamento. Ho a disposizione un buon gruppo. E’ chiaro che si lavora meglio quando tutti i giocatori sono a disposizione, farlo a singhiozzo diventa un problema».
Come si spiegano le prestazioni brutte come quelle di Bolzano e Venezia?
«Non si spiegano, fanno solo arrabbiare. Io posso anche perdere ed essere contento se c’è stata la prestazione in campo. Ma in quelle due occasioni non si è davvero giocato, la squadra è scesa in campo solo per pochi minuti e poi è sparita».
La gara di Arezzo?
«Difficile, come tutte le altre. Ma se l’affrontiamo con lo spirito giusto e con la mentalità che serve possiamo fare bene. E’ chiaro che dobbiamo limitare il più possibile gli errori. I toscani giocano un buon calcio, sono ormai salvi. Ma anche loro hanno la Tim Cup come obiettivo. E quindi ci aspetta una battaglia».
Le ultime da Arezzo dicono che è in forse l’ex centrocampista Dettori, alle prese con un problema muscolare. Non ci saranno nemmeno l’infortunato Carcione e lo squalificato Bonvissuto. Capuano fa giocare la sua squadra con un modulo 3-5-1-1.
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