L'ANALISI
09 Maggio 2017 - 11:45
Petra Kapitàny
Che cos’è lo SVE? È un programma di volontariato internazionale e gratuito finanziato dalla Commissione Europea. Questa iniziativa permette a tutti giovani maggiorenni residenti in Europa di svolgere un’esperienza di volontariato presso un’organizzazione o un ente pubblico per un periodo che va dalle 2 settimane ai 12 mesi. Nell’anno scolastico 2016-2017 il Liceo Manin ospita, per 9 mesi, Petra, una ragazza ungherese che ha aderito a questo progetto. Noi le abbiamo fatto qualche domanda:
Chi sei? Mi chiamo Petra Kapitàny e ho 24 anni. Vengo da Pécs, in Ungheria.
Come hai conosciuto lo SVE? Dopo i miei viaggi precedenti volevo tornare in Italia per provare cosa significasse veramente vivere qui. In Ungheria ho conosciuto un ragazzo italiano che aveva aderito al progetto SVE, e dopo essermi informata ho deciso di provare quest’esperienza.
Come mai hai scelto proprio l’Italia per lo SVE? Ero già stata in Italia tre volte e avevo studiato Italiano sia alle superiori che all’università. Oltre a padroneggiare la lingua dal punto di vista grammaticale, conosco abbastanza la letteratura e la cultura italiana. Questa è la mia quarta volta in Italia, ma di sicuro ci tornerò e vorrei stabilirmi qui.
Quali sono i tuoi compiti qui al Manin? Io mi occupo soprattutto di alcune attività extracurricolari: offro la mia collaborazione nel gruppo di teatro, oppure affianco i tutor nell’attività di alternanza scuola-lavoro. Oltre a questo seguo lezioni di lingua e preparo delle presentazioni per i ragazzi; svolgo inoltre mansioni di tutor nei confronti di ragazzi stranieri che si trovano al Manin grazie agli scambi culturali e che devono imparare la lingua italiana.
Quali sono i tuoi orari lavorativi? Lavoro dal lunedì al venerdì: alla mattina sono in sede, presso la Biblioteca, e durante il pomeriggio mi trovo in succursale.
Come hai trovato l’ambiente della nostra scuola e di Cremona? Al Manin mi sono trovata molto bene, all’inizio facevo un po’ di confusione a causa del grande numero di professori e studenti, ma col tempo ho conosciuto molti di loro e li ho trovati sempre disponibili e gentili. Per quanto riguarda Cremona sicuramente l’ambiente non mi dispiace, è una città piccola e tranquilla. L’unico aspetto negativo è che mancano ragazzi della mia età e non ci sono molti locali dove andare durante il weekend.
Consiglieresti il progetto SVE? Assolutamente sì: è un’esperienza molto importante perché contribuisce a creare nei giovani uno spirito “europeo”, piuttosto che nazionale. Al giorno d’oggi è fondamentale avere conoscenza del mondo, delle sue lingue e culture. Solo così possiamo abbattere i pregiudizi, arricchire il nostro bagaglio culturale e crescere come persone.
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