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Lo stemma dei Visconti: segni di un passato misterioso

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20 Marzo 2017 - 18:53

Lo stemma dei Visconti: segni di un passato misterioso

Ci sono particolari che talvolta ci incuriosiscono: piccoli segni che nascondono dentro di sé un passato misterioso; ne è un esempio lo stemma della città di Milano, che ho recentemente avuto modo di notare in un paese delle colline piacentine, Grazzano Visconti, negli affreschi del palazzo comunale di Cremona e addirittura in alcuni loghi aziendali. Ma qual è la sua origine? Lo stemma ha circa 1000 anni: la prima apparizione del “biscione” fu sui vessilli dell’esercito milanese nella seconda crociata, guidata da Goffredo di Buglione nel 1147 in Medio Oriente. Ottone Visconti comandava i settemila milanesi impegnati nelle battaglie; durante l'assedio di Gerusalemme, egli affrontò in duello il saraceno Voluce, noto per essere un guerriero nobile e valoroso, che combatteva sotto l'insegna di un serpente che divorava un uomo. Secondo la leggenda, nessun cristiano aveva mai affrontato un combattente più feroce e difficile da sconfiggere. L’Impresa, però, fu compiuta da Ottone, che dopo ore di estenuante duello, riuscì a sferrare un colpo mortale contro il nemico e lo uccise. Voluce giaceva a terra morto quando Ottone lo spogliò, come tradizione, delle sue armi e insegne, che riportò a Milano come segno della sua vittoria. Per non dimenticare la sua prestigiosa vittoria, volle che la famiglia Visconti adottasse come simbolo quello del Saraceno che aveva sconfitto, trasformando però il generico "uomo" divorato dal serpente, in un saraceno rosso.

Annalisa Corradi
3A Classico

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