L'ANALISI
20 Febbraio 2017 - 19:15
Il dott. Pierdante Piccioni con i ragazzi della 3^AL
Il giorno mercoledì 8 Febbraio dalle ore 10.00 alle ore 12.00, nell’Aula Magna del Liceo Manin, si è svolto un incontro con il dottor Pierdante Piccioni, vittima di un incidente stradale che gli ha causato la perdita di dodici anni di memoria della sua vita. Il medico cremonese racconta la sua vicenda nel libro autobiografico "Meno dodici" scritto assieme al giornalista de La Stampa, Pierangelo Sapegno. Il 31 maggio 2013, Pierdante, primario all’ospedale di Lodi, finisce fuori strada con la sua macchina sulla tangenziale di Pavia. Il coma non dura molto, ma quando si risveglia ricorda solamente di aver accompagnato alla scuola elementare suo figlio Tommaso la mattina del suo ottavo compleanno del 2001. Il risveglio è stato uno shock per lui perchè non ha riconosciuto nè sua moglie, invecchiata di 12 anni, nè i suoi figli che erano diventati due giovanotti con la barba.
Egli non era al corrente dell'esistenza dell'euro, non era aggiornato sui principali avvenimenti storici, non era in grado di usare smartphone e i moderni mezzi di comunicazione. Nonostante le difficoltà incontrate, compresa la depressione, che l'ha addirittura portato a pensare di togliersi la vita, non si è arreso e non si è perso d'animo. Piccioni ha ripreso a studiare e, dopo tanti sforzi, ha ricominciato a lavorare nell'ospedale di Codogno. A suo parere, l'esito positivo della vicenda è dovuto alla fede, alla fortuna, all'efficienza sanitaria, ma soprattutto alla famiglia e agli amici che, con empatia, hanno compreso il suo stato d'animo e lo hanno supportato a pieno. In particolare i suoi due figli universitari si sono improvvisati "genitori" nei confronti del padre, costretto dalle circostanze ad apprendere conoscenze ed abilità svanite nel nulla con la perdita di memoria. Pierdante prova un profondo rammarico per aver perso per sempre le emozioni positive appartenenti a questo lasso di tempo. In seguito al successo del primo libro, egli ha deciso di scriverne un secondo intitolato "Pronto Soccorso" e, inoltre, nel 2018 pare sia in programma una fiction basata sulla sua storia. Piccioni è un personaggio di grande spessore umano, che, dopo una triste vicenda, ha "rimparato" a vivere la vita moderna, dimostrandosi una persona degna di ammirazione. La sua esperienza può essere spunto di profonda riflessione sul senso del vivere e sull'importanza degli affetti.
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