L'ANALISI
20 Febbraio 2017 - 19:14
In questi ultimi anni, intraprendere un’avventura come l’anno scolastico all’estero sta diventando sempre più di “moda”, sia perché permette a noi giovani di rapportarci con nuove realtà stando lontani dalla propria famiglia, sia per conoscere una nuova lingua ed abitudini di vita, a volte, completamente diverse da quelle a cui si è abituati nel proprio paese d’origine.
Per far sì che tutto ciò avvenga, oggigiorno, ci si rivolge a parecchie agenzie di viaggi all’estero o ad organizzazioni private, le quali mettono i giovani nelle migliori condizioni per scegliere la destinazione che li intriga maggiormente, che rispecchia di più le necessità di vita (scuola, sport, etc.), o che si avvicinano ai desideri dei ragazzi.
Rodrigo Rotondaro, un giovane ragazzo di 16 anni e originario di Assis (Brasile), ha deciso di intraprendere per il corrente anno scolastico (2016-2017) questa esperienza da Exchange Student in Italia, affidandosi all’associazioni Rotary di Assis.
Di seguito riporto alcune domande che ho avuto la possibilità di porgli alcuni giorni fa:
Come hai scoperto la possibilità di compiere l’anno all’estero? “Bella domanda… ho scoperto questa opportunità attraverso un amico di mio padre che fa parte della associazione Rotary di Assis”
Avevi già sentito parlare dell’anno scolastico all’estero oppure è stata per te una novità? “Sì, ne avevo già sentito parlare da alcuni miei compagni di classe, i cui fratelli o sorelle avevano fatto in precendenza questa esperienza”
Hai valutato unicamente Rotary Youth Exchange come associazione oppure delle altre? “Ho considerato anche altre agenzie, come AFS o STB, ma siccome un amico di mio padre è socio del Rotary ho optato per questa organizzazione”
Hai scelto immediatamente l’Italia o volevi andare, ad esempio, in America? Considerando quanto sia richiesta nei viaggi all’estero e quanto sia importante l’inglese come lingua. “Ho scelto l’Italia perché non ci ero mai stato prima d’ora, oltre che per la cultura, il cibo e le belle ragazze" -sorridendo- "Invece non ho scelto gli Stati Uniti perché ci sono già stato parecchie volte dato che ho uno zio che ci abita”
Dovete fare dei test per poter intraprendere l’anno scolastico all’estero oppure no? “Sì, dobbiamo fare un test su argomenti come storia, geografia e cultura brasiliana in una data precisa. I ragazzi con i voti migliori decidono per primi dove andare a passare l’anno all’estero, mentre gli altri aspettano il loro turno nella 'classifica'. Io questo test non l’ho fatto perché ho deciso dopo la data in cui era programmato di volere trascorrere un anno all’estero. Il Rotary mi ha fatto sapere che le mete rimaste erano Italia e Stati Uniti, quindi ho scelto l’Italia”
I tuoi genitori approvavano la scelta di stare via da casa per un anno oppure no? Ma soprattutto, la voglia di partire è arrivata da te o da loro? “La scelta di partire è stata reciproca, i miei genitori sono sempre stati d’accordo e hanno sempre voluto che facessi questa esperienza incoraggiandomi, ma mi hanno anche detto che la decisione finale spettava a me”
Qual è il tuo cibo preferito italiano? “La pizza ovviamente! Questa delizia c’è anche in Brasile ma qui in Italia è molto più buona!”
Qual è la tua città italiana preferita? “Per ora non ho visitato molte città; sono stato a Milano, Venezia, Salò, Parma e Alghero, e quella che preferisco è Milano”
Cosa ti aspetti da questo viaggio? “Mi aspetto di viaggiare molto, di conoscere nuove persone e una cultura diversa dalla mia, di potere apprendere una nuova lingua e magari di scoprire qualità della mia persona che non ho ancora avuto la possibilità di far emergere in Brasile”
Hai imparato qui in Italia l’italiano oppure l’hai studiato in Brasile? Se sì, è stato difficile apprenderlo? A primo impatto come ti è sembrato? “Ho incominciato a studiare l’italiano prima che partissi per l’Italia. È stato abbastanza facile impararlo dato che è molto simile al portoghese e allo spagnolo. Le due cose più difficili, però, sono state imparare a pronunciare correttamente le parole e i tempi verbi, perché sono veramente difficili”
Sei arrivato da solo qui in Italia? “No, sono arrivato con un ragazzo brasiliano”
Quando sei arrivato in Italia? Hai sentito molto la mancanza dei tuoi familiari e amici? “Sono arrivato verso i primi di settembre. Nei primi giorni no, ma dopo un mese sì. Le persone qui in Italia sono più fredde rispetto al Brasile e inoltre, è diverso considerare le persone della tua Host Family come la tua famiglia reale”
Come ti sei trovato con la tua Host Family? “Sono stato in due famiglie diverse fino ad ora. Con la prima mi sono trovato davvero molto bene, la considero quasi come una seconda famiglia. Ora vivo con un’altra famiglia ma temporaneamente, perché poi la cambierò di nuovo. Qui mi trovo bene”
Che scuola frequenti qui a Cremona? Come ti trovi? “Frequento il Liceo Scientifico Aselli, mi trovo molto bene con i miei nuovi compagni di classe. È un tantino diverso studiare in un’altra lingua, e alcuni professori lo capiscono, per cui mi aiutano”
Quali sono le tue materie preferite? “Biologia ed educazione fisica”
Hai considerato l’idea di aprire un canale YouTube nel quale documenti la tua esperienza in Italia? “Sì, ci avevo pensato ma alla fine non l’ho aperto”
Hai conosciuto altri Exchange Students? Se sì, ti ci trovi bene? “Li ho conosciuti alle varie riunioni del Rotary qui in Italia, sto benissimo con loro! Sono tutti molto simpatici!”
Consiglieresti questa esperienza a chi la volesse prendere in considerazione in futuro? “Sì, assolutamente”
Quali sono le tre parole italiane che ti piacciono di più? “Così così, boh e buongiorno”
In conclusione, vorresti visitare altri paesi qui in Europa? “Sì certo! Mi piacerebbe molto visitare la Svizzera, la Germania e la Finlandia”
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris