L'ANALISI
03 Febbraio 2017 - 18:44
Carlotta è una normale adolescente, abita a Vescovato (in provincia di Cremona) e frequenta il liceo Manin; la distingue l’avventura che ha voluto intraprendere: un anno oltreoceano. Sono passati quasi quattro mesi dalla sua partenza ed arrivo ad Orono, Minnesota; è ospite nella sua seconda famiglia (che cambia ogni tre mesi) e vive la sua esperienza al meglio: scuola,sport,amici e host-family! Prima di partire pensava che il termine “studente di scambio” o “exchange” fosse attribuito a persone che, come lei, vivessero all’ estero per un determinato periodo di tempo, si è ricreduta, infatti essere un exchange non significa solo ciò, ma bensì vivere una nuova e grande esperienza, imparando o approfondendo una lingua, conoscendo culture e tradizioni e soprattutto divertirsi. Alla domanda “come mai hai voluto diventare una studentessa di scambio?” Carlotta mi ha risposto per la passione del viaggio, ma soprattutto grazie a una sua amica , con la quale ha deciso di approfondire e scoprire l’organizzazione Rotary, grazie al quale ora lei si trova in America che l’ha sempre affascinata. La paura più grande di Carlotta prima di partire era la mancanza che avrebbe provato per famigliari e amici,i quali inizialmente presero alla leggera la volontà di Carlotta di voler passare un anno in America, ma quando Rotary la scelse, l’hanno supportata e incoraggiata per la sua decisione; l’altro timore era quello di perdere contatti con i suoi compagni, ciò per fortuna non è accaduto, e tutti i suoi amici sono sempre aggiornati sulle nuove avventure che intraprende quotidianamente, eventi che le stanno cambiando la vita e che rimarranno per lei un bellissimo ricordo. Ciò che più l’ha sorpresa è la scuola superiore, molto diversa da quella italiana: con solo quattro anni e con una stanza per professore, trovando nuovi compagni di classe in ogni lezione. Invece la sua più grande delusione sono i trasporti, le strutture sono, negli States, molto distanti l’una dall’ altra e Carlotta è sempre stata abituata a spostarsi nel suo paese con la bicicletta o con l’autobus per arrivare in città, invece in America la macchina è necessaria tra ragazzi, ma essendo la patente a 16 anni, non è un problema per lei trovare amici che la possano accompagnare. Nonostante tutto, Carlotta sta amando questa sua nuova avventura per via delle nuove conoscenze che fa tutti i giorni, delle famiglie ospitanti gentilissime con lei, degli altri studenti di scambio con i quali può condividere la sua esperienza e confrontarsi. Ma Carlotta ama anche sentirsi indipendente, riuscendo a badare a sé stessa senza l’aiuto dei suoi genitori. Consiglia ogni tipo di esperienza che include uno scambio culturale, ritenendole esperienze uniche che cambiano la vita.
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