L'ANALISI
06 Gennaio 2017 - 17:50
Il Natale è da poco passato. Migliaia di persone hanno trascorso questo giorno stando insieme e vivendo ricordi preziosi in mezzo ad abbondanti pasti.
Quest'anno mentre le famiglie cristiane hanno festeggiato la nascità di Gesù, spacchetando regali, quelle musulmane hanno celebrato la nascita del profeta Maometto, il Mawlid, il 12 dicembre recitando poesie in onore del profeta. Quest'ultima l'anno scorso è caduta il 24 dicembre, facendo coincidere le due feste per la prima volta dopo centinaia di anni, dal momento che la data del Mawlid è sempre la stessa nel calendario islamico lunare ma varia di anno in anno in quello gregoriano solare.
La parola “Mawlid” significa letteralmente “nascita” in italiano e la festa rappresenta l'opportunità di ricordare la vita e i miracoli del profeta.
La commemorazione della venuta al mondo del profeta Muhammad, in italiano Maometto, è argomento di discordanza tra i teologi musulmani. Difatti tale festa non esisteva nei primi secoli dell'ègira (viaggio organizzato dal profeta Maometto da La Mecca a Medina nel 622) e non è menzionata né nel Corano né nella Sunna. Così i musulmani hanno a lungo ignorato questa festa fino a che gli egiziani la introdussero nel 1207.
Tuttavia gli esperti non sono d'accordo sulla esatta data del compleanno del messaggero di Dio, che dovrebbe corrispondere al dodicesimo giorno del terzo mese del calendario lunare. Inoltre la celebrazione viene talvolta rifiutata perchè ritenuta 'imitazione' del Natale.
Ciò nonostante il Mawlid è per tradizione una festa religiosa popolare diffusa in alcuni paesi musulmani ed è oggetto di un giorno festivo, o due come nel caso del Marocco. E' infine un'occasione per scoprire le diverse interpretazioni e usanze per celebrare questo giorno, che differiscono da paese a paese, come la preparazione di pietanze tipiche, il canto di poesie religiose o la processione di candele artigianali.
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