L'ANALISI
Camilla Caponi, Linda Galli (3A classico)
23 Dicembre 2016 - 18:08
Venerdì 2 dicembre presso la Sala Borsa-Auditorium della Camera di Commercio è stato presentato il tema "Vivervirtuale: creatività, espressione di sé e relazioni in Internet". L'evento si è aperto con gli interventi di Camillo Rossi, direttore generale ASST e di Paola Mosa, direttore socio sanitario ASST di Cremona, riguardanti la Legge 23 sulla presa in cura dei pazienti e la conseguente nascita di spazi consultoriali per gli adolescenti. I ragazzi contemporanei infatti, come ha sottolineato Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta, presidente Fondazione "Minotauro" e dell' AGIPPsA, sono dei cosiddetti "Adolescenti naviganti in acque molto diverse da quelle del passato, nelle quali essi sono soggetti a un'infantilizzazione adolescenziale preceduta da un'adultizzazione del bambino". Le conseguenze sono evidenti: il virtuale diventa un'espressione del sé adolescenziale e un sistema che risponde alla necessità di essere costantemente in contatto con i propri pari. Importante è quindi distinguere le "nuove normalità" dalle "nuove dipendenze": Internet non diventa il motivo primario di disconnessione dal mondo, ma un dispositivo di anti psicosi grazie al quale i giovani possono sperimentare la loro creatività. Nasce così il bisogno di una psicoterapia online concretizzata nel PEER: uno spazio di ascolto attraverso il quale i giovani aiutano se stessi aiutando gli altri. "Si dice che la virtualità distolga dalla realtà; essa invece riconfigura il reale e ne entra a far parte" afferma Emilio Cozzi, critico, giornalista e vicedirettore di 'Zero', che studia il rapporto tra videogiochi, cinema e tecnologia.
Si conclude così una riflessione sul rapporto con l'innovativo e creativo mondo virtuale.
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