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CASALMAGGIORE

Casa al Mare da valorizzare

L'assessore Leoni: ripristinare il decoro della vecchia colonia e magari incrementare gli introiti per non pesare sulle casse comunali

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

08 Ottobre 2014 - 13:07

Casa al Mare da valorizzare

La Casa al Mare di Forte dei Marmi

CASALMAGGIORE — Ci sarà tempo fino al 5 dicembre per presentare osservazioni al programma annuale e triennale delle opere pubbliche predisposto dalla giunta municipale. «Si tratta — conferma il vicesindaco nonché assessore a Urbanistica, Lavori pubblici e Viabilità Giovanni Leoni — di una bozza ampiamente modificabile. Il nostro metodo di lavoro è l’ascolto delle esigenze dei cittadini, l’approfondimento delle tematiche, la verifica delle compatibilità economiche. Sul 2015 abbiamo scelto di caricare solo i progetti con reale possibilità di venire posti in essere».

Uno di quelli a cui Leoni tiene di più è la manutenzione straordinaria della Casa al Mare di Forte dei Marmi: «Io e l’assessore ai Servizi sociali Gianfranco Salvatore abbiamo recentemente compiuto un sopralluogo e devo dire che sono rimasto impressionato dalle potenzialità della struttura. C’è però bisogno di intervenire, ad esempio rimuovendo i marmi ‘pericolanti’ dalle finestre, con tinteggiature interne, con un rinnovo di arredi, ma anche con interventi sull’esterno: l’intento è ripristinare il decoro della vecchia colonia e darle un aspetto più accogliente».

Si useranno 50.500 euro derivanti dalla copertura assicurativa per i danni subiti con il terremoto e altri 20mila dagli oneri di urbanizzazione. Il Comune, dunque, interverrà, ma ai cittadini verrà chiesto, dalla prossima stagione, un corrispettivo di responsabilità: «Stiamo pensando di chiedere una cauzione a chi usufruirà della Casa al Mare, cauzione che verrà restituita al termine della permanenza, ma che intanto garantirà il Comune da piccoli e grandi danni: è giusto che chi usufruisce della ‘cosa pubblica’, e i cittadini di Casalmaggiore hanno una grande fortuna a poter contare su un servizio come quello della colonia, la tratti con l’attenzione che userebbe a casa sua».

Guardando più avanti, c’è anche l’obiettivo di gestire la struttura in maniera maggiormente ‘imprenditoriale’: «Voglio capire, studiando i vecchi atti di proprietà, quali vincoli insistano sulla Casa al Mare. Aprendola maggiormente verso l’esterno, e questo senza togliere i servizi ai casalesi, si potrebbero incrementare gli introiti in modo da ricavarne il necessario alla manutenzione senza pesare sulle casse del Comune: la colonia ha le potenzialità per auto-sostentarsi».

 

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