L'ANALISI
08 Ottobre 2014 - 13:20
Uno dei treni alimentati a gasolio immortalato all’altezza di Pontirolo
PIADENA — «Che senso ha avere una linea elettrificata quando poi le ferrovie utilizzano ancora vecchi treni alimentati a gasolio?».
La domanda sta cominciando a diventare ricorrente da parte di attenti osservatori delle vicende ferroviarie, che hanno notato l’anomalia.
«Sulla linea Mantova-Cremona-Codogno si vedono spesso circolare vecchie motrici, risalenti anche agli anni Settanta. Qualcuna magari è stata riverniciata e rimessa un po’ a posto, esternamente, ma il fatto è che si tratta sempre di locomotori che dovrebbero essere destinati al pensionamento».
I nostri interlocutori lamentano il fatto che «macchine così vecchie, oltre ad essere sempre a rischio di guasti, con quanto ne consegue in termini di disagi per i viaggiatori, non sono certo il massimo sotto il profilo dell’impatto ambientale. Ben diversa situazione si ha con i locomotori elettrici. Fortunatamente qualcuno di questi circola. Ma è davvero un’assurdità vedere ancora dei treni a gasolio sulla Cremona-Mantova».
Osservazioni che rilanciano anche la necessità di elettrificare la Parma-Brescia: vecchia questione, mai purtroppo affrontata se non a parole. Anche per questo in ambito casalasco si sta per riproporre l’opportunità di insistere affinchè si realizzi il Tibre ferroviario con collegamento tra Parma-Casalmaggiore-Piadena-Mantova-Verona, una infrastruttura fortemente voluta dagli operatori del trasporto, dalle imprese e dai territori, come ha dimostrato l’incontro dibattito che si è svolto a Casalmaggiore nei mesi scorsi. I fautori del passaggio via Piadena-Mantova sottolineano che ci sarebbe una riduzione dei costi fino a sette volte rispetto all’itinerario alternativo Parma-Suzzara-Ostiglia-Poggio Rusco-Verona.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris