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CASALMAGGIORE, IL CONVEGNO SINTI

"Scuola e lavoro, vie d’integrazione"

Seconda giornata del convegno dei sinti

maria grazia teschi

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mteschi@laprovinciacr.it

26 Settembre 2014 - 19:02

"Scuola e lavoro, vie d’integrazione"

La band le Colombe dorate hanno eseguito brani tradizionali

CASALMAGGIORE — Scuola e lavoro fattori determinanti nel processo di integrazione. Se n’è parlato venerdì alla seconda giornata del 25esimo convegno nazionale dell’Associazione italiana zingari oggi (Aizo) moderato dal giornalista Marco Bazzani al campo sinti di via Del Porto. La mattinata è stata dedicata alle esperienze di scolarizzazione e istruzione dei sinti casalesi ma non solo. «Fino al ‘98 a Casalmaggiore non c’era niente — ha spiegato Maria Luisa Manfredi — poi abbiamo cominciato a lavorare per scolarizzare i bimbi del campo e oggi abbiamo i risultati: il 100% va a scuola, 33 su 33, 10 sono già diplomati e 6 iscritti alle superiori». Sul versante del lavoro 4 sono impiegati nella discarica a fianco al campo, 15 sono tirocinanti in cooperative e privati e 10 sono già assunti. «È un percorso basato sul faro della Costituzione italiana che vede la scuola come un diritto di tutti con la rimozione degli ostacoli di accesso; inoltre, l’Italia come tutti sappiamo è fondata sul lavoro». A Casalmaggiore è stato utilizzato il progetto ‘Incontro di didattica lavoratoriale’. «I ragazzi anche quelli più problematici — ha aggiunto Manfredi — sono stati valorizzati coinvolgendoli nella scuola investendo sul piano della professionalità. È il lavoro dell’associazione ‘Cittadini insieme’ formata dai ‘gagè’ (semplici cittadini, ndr) e dai sinti del campo. Abbiamo partecipato a bandi di concorso e la Fondazione Cariplo ha stanziato 120mila euro per finanziare borse lavoro. Casalmaggiore, dunque, sia come campo che come scolarizzazione e lavoro è divenuto un modello esportabile anche al di fuori». Kamir Gabrielli ora ha due diplomi. «A scuola creavo problemi ma grazie alla didattica lavoratoriale ho proseguito fino a prendere 2 diplomi. I miei problemi sono diventati punti di forza», la sua riflessione finale. Avendo talento da cantante, si è esibito con la chitarra insieme ai ragazzi della terza B della media Diotti con le prof Lucilla Valenti e Federica Passera e la preside Cinzia Dall’Asta. La band le Colombe dorate hanno poi eseguito brani della tradizione sinti e rom. Rebecca Covaciu, rom di Milano frequenta il liceo artistico. «Mi sentivo esclusa a scuola ma poi l’arte mi ha aiutata a integrarmi. La scuola è importantissima e tutti i bimbi rom devono andare a scuola». Carla Osella, fondatrice e presidente dell’Aizo ha presentato il suo libro ‘Rom e sinti il genocidio dimentifcato’ spiegando il suo rapporto con i rom. Presente per un saluto il presidente dell’organizzazione mondiale degli zingari Jovan Damianovic, deputato e ministro serbo. Alla fine ha parlato il cremonese don Giancarlo Perego, direttore generale Migrantes di Roma, ha lodato le «belle testimonianze. È importante non lasciare nessuno ai margini perché si perde sempre qualcosa nella costruzione della città». Dopo la pausa pranzo con risotto Alessandro Pistecchia dell’ufficio nazionale anti discriminazioni razziali: «Sono attivi 10 tavoli regionali per l’inclusione (la Lombardia non c’è, ndr). Serviranno per distribuire i fondi sociali europei 2014-20».

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