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CASALMAGGIORE

'Una lezione di sport e vita'

L'esperienza della terza A classico del Romani al torneo di tennis in carrozzina

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

23 Settembre 2014 - 14:59

'Una lezione di sport e vita'

Gli studenti della teza A del liceo Classico con gli organizzatori del torneo e alcuni atleti

CASALMAGGIORE — La terza A del liceo Classico dell’istituto ‘Romani’ ha vissuto una bellissima esperienza prestando la sua opera di volontariato al torneo nazionale open maschile di tennis in carrozzina, manifestazione organizzata lo scorso fine settimana dalla canottieri Baldesio di Cremona in collaborazione con i Rotary club del Gruppo Stradivari del Distretto 2050. Al rientro a Casalmaggiore gli studenti e l’insegnante accompagnatrice Carla Pincella sono stati ospitati nella redazione di Casalmaggiore de La Provincia. Indossate le vesti virtuali di ‘giornalisti’ e seguendo le direttive del caposervizio Marco Bazzani, i ragazzi hanno ricostruito l’esperienza appena vissuta, raccontando le emozioni provate sul campo nei due articoli che vi proponiamo.

"Martedì scorso, 16 settembre, la preside Luisa Spedini si è presentata nella nostra classe, la 3^A del liceo Classico dell’istituto superiore ‘G. Romani’, con i dirigenti sportivi Roberto Bodini e Aldo Tozzi, accompagnati da Carlo Stassano, presidente del Rotary club Casalmaggiore Oglio Po, per coinvolgere noi studenti in un progetto di volontariato, in occasione del torneo nazionale open maschile di tennis su carrozzina ‘Città di Cremona’ promosso dalla canottieri Baldesio. Noi abbiamo risposto con entusiasmo al progetto convinti, dopo le spiegazioni riguardo le regole basilari del tennis, di poter concretamente sostenere i giocatori. Così venerdì ci siamo presentati alla Baldesio in qualità di assistenti di campo e, oltre ad aiutare gli atleti per facilitare lo svolgimento delle competizioni, abbiamo anche avuto modo di scoprire una diversa concezione dello sport e della vita. I giocatori ai nostri occhi non sono apparsi ‘disabili’, ma atleti veri che, nonostante i limiti fisici, dimostrano una capacità di reazione, una voglia di mettersi in gioco e una tenacia nell’allenamento davvero straordinarie. Alla fine è emerso che non erano loro ad aver bisogno dei cosiddetti ‘normodotati’ per gareggiare, ma piuttosto erano questi atleti a insegnare a noi il vero significato della ‘vittoria’. Hanno infatti mostrato tensione agonistica, competitività, rabbia e fatica durante la gara, ma anche grande rispetto reciproco e solidarietà a bordo campo. Grazie a tutti coloro che ci hanno dato l’opportunità di vedere e capire tutto questo".

La classe 3A del liceo Classico dell’istituto ‘Romani’

 

"Alla canottieri Baldesio abbiamo incontrato persone eccezionali. Una di queste si chiama Mirko. Mirko ha quarant’anni e abita a Jesolo, dove lavora come impiegato comunale. Dal ‘98, dopo un incidente stradale, è costretto a muoversi su una carrozzina. Tre anni dopo il fatto era sui campi da tennis. Gli abbiamo posto alcune domande.

— Sei sempre stato legato al mondo dello sport. Com’è ritrovarsi all’improvviso con dei limiti fisici? «L’accettazione è durata tre mesi, durante i quali non ho perso la speranza di migliorare. Non è stato così, tuttavia, oggi, sulla mia carrozzina non mi sento un disabile, semplicemente vedo la vita da un’altra angolazione. Osservo il mio passato con la certezza che è stato il destino a portarmi qui».

— Quante volte ti alleni alla settimana? «Il tennis mi piace, ma sono stanco di viverlo come qualche anno fa, quando mi allenavo per tre ore al giorno. Avevo anche deciso di smettere, poi è stato l’amore a convincermi a continuare». 

— L’amore? Possiamo indagare nel tuo privato? «Ho conosciuto la mia ragazza a un torneo. E’ un’ex ginnasta, paraplegica come me. Probabilmente la vostra prossima domanda sarà come possano vivere insieme due paraplegici. La risposta è che quando c’è l’amore la carrozzina non è mai un problema».

— E cosa ritieni oggi un problema? «I problemi non esistono, esistono solo soluzioni e alternative».

La classe 3A del liceo Classico dell'istituto ‘Romani’

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