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CASALMAGGIORE

Si reinventa artigiano di lusso

Marco Finardi realizza ed esporta in tutto il mondo pennelli da barba e pipe di alta qualità col brand Marfin

Cinzia Franciò

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cfrancio@laprovinciacr.it

14 Settembre 2014 - 10:44

Si reinventa artigiano di lusso

Marco Finardi

CASALMAGGIORE — Un casalese si reinventa un lavoro ed entra nell’olimpo degli artigiani del lusso raccogliendo successi prima all’estero e, ora, anche in Italia.

Marco Finardi, 46 anni — un passato da editore-giornalista insieme alla futura moglie Ilaria Casarotto (chi si ricorda l’epopea del mensile ‘Il Casalasco’ lanciato da Graziano Casarotto e diretto da Mario Saporito, che nella redazione vedeva la presenza anche del professor Franco Giuseppe Bolsi) e da grafico — recentemente ha iniziato un’avventura imprenditoriale creando il pennello da barba Marfin (acronimo del nome e del cognome del suo ideatore) che sta ottenendo un ottimo successo tra gli intenditori di fascia alta.

A riconoscimento di questo percorso, questo fine settimana (venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 settembre) Finardi sta esponendo alla Leopolda di Firenze, in occasione del ‘Pitti Fragranze’, i suoi pennelli da barba. Sarà ospite della ‘Mariella Martinato’, ditta padovana che tratta accessori di lusso. Dalla collaborazione tra Marfin e Mariella Martinato è tra l’altro nato un co-branding.

Ma da dove nasce, chiediamo a Finardi, l’idea di lanciarsi in questo settore? «Dall’unione — risponde — di tre mie passioni: la passione per la rasatura tradizionale, quella per le pipe da tabacco e per la lavorazione del legno. Un anno fa ho voluto creare i miei primi pennelli da barba con la precisa intenzione di realizzare un manufatto assolutamente unico e totalmente italiano. Ho quindi scelto per la manicatura la miglior qualità di radica italiana, che vado personalmente a selezionare in Toscana e che lavoro completamente a mano libera. Inoltre ho voluto usare ciuffi in puro pelo di tasso argentato, anch’essi fatti a mano per me da un artigiano fiorentino».

Ciò che ne è nato è un ‘prodotto’ di assoluta qualità ed originalità che ha saputo conquistare l’interesse e il favore del pubblico d’oltreoceano prima (Stati Uniti, Canada, Australia), europeo poi (Olanda, Belgio, Lussemburgo, Spagna) e infine italiano. «Sono sempre stato convinto — prosegue Finardi — che il gusto italiano unito ad una altissima artigianalità avrebbe saputo conquistare il favore di chi ama il vero ‘Made in Italy’ e in queste ultime settimane ne ho avuto la conferma. Così come ho sempre creduto che anche in un momento di così profonda crisi, le idee e il coraggio di rimettersi in gioco possono offrire una seconda chance».

La diffusione dei prodotti Marfin è avvenuta, almeno all’inizio, via web: «Ho iniziato a mostrare quel che facevo nell’ambito di un forum di appassionati e poi ho creato una pagina Facebook dedicata». Le richieste si sono moltiplicate. «In più ora sto ricevendo richieste per manicature per rasoi a lametta e multilama. Ma anche per le pipe, che avevo iniziato a produrre ancora prima dei pennelli». Insomma, un successo crescente che chissà quali sviluppi potrà avere in futuro. «C’è un avvocato di Los Angeles che ha voluto 7 miei pennelli, uno per ogni giorno della settimana».

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