L'ANALISI
29 Agosto 2014 - 09:50
CASALMAGGIORE — Due uffici del Comune completamente paralizzati da una società — una Srl di Torino — che, in 24 ore, ha inoltrato via Posta Elettronica Certificata oltre quattrocento richieste di poter installare cartelloni pubblicitari nel territorio di Casalmaggiore e frazioni.
Il problema qual è? Che gli uffici municipali, una volta volta ricevute e protocollate le richieste, hanno l’obbligo di avviare il procedimento, metterlo in pubblicazione all’albo pretorio on-line, esaminare le pratiche. E hanno trenta giorni di tempo per farlo, anche nel caso — e questo lo è — che siano ‘letteralmente’ intasati di domande da parte della stessa ditta. Negli uffici comunali funzionari e impiegati erano tra l’arrabbiato e il basito: l’ufficio tecnico e l’ufficio commercio (incorporato all’ufficio ambiente) rischiano infatti di restare bloccati.
Resta da capire se si tratti di uno scherzo di cattivo gusto o di qualcosa di peggio. Il sospetto va in questa seconda direzione, ovvero che la società in questione non abbia alcuna intenzione di posare cartelloni pubblicitari a Casalmaggiore ma punti piuttosto a cercare una falla nella risposta degli uffici pubblici per cercare poi una rivalsa per via giudiziaria, con relativo risarcimento danni. In altre occasioni, e in altri Comuni, cose simili sarebbero già accadute.
Leggi di più su La Provincia di venerdì 29 agosto 2014
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