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RIVAROLO MANTOVANO

Lizzagone, l'ex assessore Bottoli replica al presidente Pro Loco

Scambio di accuse all'indomani dell'edizione numero 11 della manifestazione

maria grazia teschi

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mteschi@laprovinciacr.it

11 Agosto 2014 - 15:59

Lizzagone, l'ex assessore Bottoli replica al presidente Pro Loco

Il Lizzagone a Rivarolo Mantovano

RIVAROLO MANTOVANO - All'indomani dell'edizione numero 11 del Lizzagone Rivarolese che ha animato Rivarolo Mantovano nei giorni 1, 2 e 3 agosto, nasce uno scambio di vedute - quando non di accuse - che coinvolge in particolare due diverse gestioni, e due differenti direttivi, della Pro Loco locale. Daniele Bottoli, ex consigliere Pro Loco oltre che ex assessore per dieci anni, non ha preso bene alcune considerazioni del nuovo presidente Fabio Antonietti, pur precisando di essere tra i primi sostenitori della manifestazione, che in effetti ha contribuito a portare avanti quando era nel direttivo. "Per dimostrare che non cerco una polemica sterile a prescindere" spiega Bottoli "voglio anzitutto complimentarmi per un paio di scelte azzeccate, come la via dei Mercati in via Gonzaga, davvero suggestiva, (non in via Battisti dove l'illuminazione a neon stonava completamente con il contesto rinascimentale) e l'idea di piazzare la Taverna all'interno del comune, dove tra l'altro si è mangiato molto bene. Quello che però non posso ignorare è il paragone che il nuovo direttivo Pro Loco ha voluto fare col passato, peraltro fornendo, secondo il mio parere e di altre persone presenti alla festa, dati distorti". Ricordiamo che nei primi mesi del 2012 Antonietti, allora presidente, si dimise a metà mandato per divergenze con parte del resto del direttivo e al suo posto subentrò Sauro Fercodini, poi nel 2013, a ottobre, con le elezioni ci fu il cambio pressoché totale della guardia e Antonietti è tornato in sella. Di fatto quello del 2014 è stato il primo Lizzagone messo in piedi dal nuovo gruppo consiliare della Pro Loco, dopo tante edizioni organizzare dal vecchio direttivo. Qualche idea nuova, come detto, è piaciuta, ma non sono mancate le critiche: c'è chi sostiene che il numero di 4mila presenze fornito dalla Pro Loco sia stato gonfiato (come apparso su Facebook), mentre la serata convivio è stato per molti un flop, tanto che c'è chi scrive, sempre su Facebook, che "da 60-70 presenze si è passati a una decina appena di partecipanti". Tornando però a Bottoli, il suo pensiero non entra in queste polemiche perché, come ripete, "se il Lizzagone non funziona sono il primo a rammaricarmi, dato che ci tengo che possa funzionare: è un momento importante per la nostra comunità e il nostro territorio". Quello che Bottoli non accettare è che "si tiri in ballo un confronto con la Pro Loco del passato, fornendo dati non veritieri: la qualità del Lizzagone, purtroppo, è inferiore rispetto al passato. Non ne faccio una colpa a qualcuno, dico solo che, per lo meno, si dovrebbe avere il buon gusto di non parlare necessariamente di edizione da record, perché di record positivi non se ne sono visti. Poi non riesco a capire cosa significhi, quando Antonietti sostiene, che finalmente il Lizzagone è diventata la festa di tutti. Perché forse prima non lo era?".
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