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'Aria nuova', Federici pronto a guidare il Pd

Viadana, l'ex assessore alla scuola rompe gli indugi

maria grazia teschi

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03 Agosto 2014 - 01:36

'Aria nuova', Federici pronto a guidare il Pd

Nicola Federici (il primo seduto da destra) con i giovani del Pd

VIADANA — L’assemblea degli iscritti di martedì scorso in auditorium ha prodotto un primo effetto: sostenuto dai giovani del partito, l’ex assessore alla Scuola Nicola Federici si candida al ruolo di segretario del Pd viadanese in vista del congresso che si terrà a ottobre. «Abbiamo accolto l’invito a un rinnovamento del segretario regionale Alessandro Alfieri e del commissario Fabrizio Santantonio: chi ha fatto ‘casino’ nel partito si faccia da parte», annuncia Federici. «Non puntiamo il dito contro nessuno in particolare, entrambi gli schieramenti che si sono contrapposti devono lasciare posto a volti nuovi». 
Vincenzo Vinciguerra spiega: «Noi giovani ci siano trovati dentro un caos di cui non siamo riusciti nemmeno a capire le origini, ora è il momento di guardare avanti mettendo una pietra sul passato». Il gruppo chiederà ai vertici regionali l’istituzione di un solo circolo al posto dei due esistenti, e cercherà di allargare la base elettorale del partito. Ma l’appello al rinnovamento sarà accolto dai diretti interessati? «Non vogliamo ‘rottamare’ tutto e tutti, faremo comunque tesoro di chi ha esperienza politica», ribatte Federici. Che evita di sparare a zero sugli ex consiglieri comunali del Pd (Daniele Mozzi, Elda Manfredi, Bruno Bartolucci e Silvio Perteghella), capitanati da Paolo Zanazzi, che hanno sfiduciata la giunta di Giorgio Penazzi. 
«Non spetta a noi decidere del loro destino politico, speriamo che accolgano l’invito a fare un passo indietro». Sollecitato a riguardo, Nicola Federici nega che la sua aspirazione a diventare il segretario del Pd sia il primo passo della candidatura a sindaco: «È un argomento prematuro, abbiamo ben altri problemi da risolvere: qui c’è un partito da ricostruire. E comunque la nostra idea è che il candidato sindaco — conclude — venga scelto con le primarie».
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