L'ANALISI
27 Luglio 2014 - 09:43
Fiorino Donina
SABBIONETA — Una ‘sala di commiato’ comunale o sovracomunale «per la celebrazione di riti funebri ‘laici’ o ‘acattolici’». Questa la richiesta presentata dal gruppo ‘La morte laica o acattolica’ rappresentata da Fiorino Donina al sindaco Aldo Vincenzi. «Giovedì ho incontrato il primo cittadino — conferma Donina — ponendogli il problema di quei cittadini che non sono cattolici, cristiani o non professanti alcuna fede religiosa. Queste persone quando si trovano nella triste necessità di un lutto non potrebbero trovare neppure l’ospitalità di una ‘sala del commiato’ gestita da private associazioni e sarebbero costretti a richiedere l’aiuto delle strutture culturali cattoliche o a limitare l’azione commemorativa all’utilizzo di spazi privati inidonei o negli spazi cimiteriali al momento della tumulazione».
Da qui la sollecitazione al sindaco affinché si possa reperire un luogo dove ‘salutare’ i propri cari al di fuori delle modalità della tradizione. «Credo che tale mia sollecitudine possa essere supportata da quei valori — continua Donina — di civiltà e civismo che caratterizzano la nostra cultura democratica e che ci spingono alla ricerca di occasioni nuove per promuovere il rispetto e l’integrazione sociale di ogni persona e di ogni etnia». Il gruppo ‘La morte laica o acattolica’ si sta organizzando su un apposito gruppo di Facebook. «Questo gruppo vuole restituire — spiega il responsabile — all’evento ‘morte’ la sua dimensione più umana e partecipata sottraendola alle speculazioni delle ‘religioni’ o del business del ‘caro estinto’».
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