L'ANALISI
20 Luglio 2014 - 10:40
I muri imbrattati della stazione ferroviara
CASALMAGGIORE — Non è una novità che le stazioni ferroviarie della zona presentino situazioni di degrado. È il caso, ad esempio, di quella di Casalmaggiore, che ha stimolato più di una segnalazione alla nostra redazione da parte di cittadini indignati.
«Non è possibile che i muri interni della stazione siano sempre pieni di disegni e di scritte volgari — ci ha detto un cittadino —. È sempre peggio e nessuno fa nulla per rimediare. Eppure da quei locali passano anche dei bambini». Le pareti dell’ingresso, in particolare, sono costellate da disegni e riferimenti sessuali, ma non solo. Anche nella sala d’aspetto non mancano altri segni grafici. Non un bello spettacolo, che d’altronde si ripropone in diversi punti non presidiati delle stazioni. «Poi — continua il nostro interlocutore — c’è anche un vetro quasi in frantumi da tempo, alla base di una porta, che non rappresenta il massimo in termini di immagine».
Gli episodi di imbrattamenti e danneggiamenti alla stazione si sono moltiplicati da quando è stata disattivata la biglietteria. Ormai sono trascorsi 16 anni, visto quanto recita il cartello ancora affisso all’ingresso: «Si avvisa la gentile clientela che dal giorno 24 maggio 1998 presso la stazione di Casalmaggiore cesserà la vendita di qualsiasi titolo di viaggio».
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