L'ANALISI
18 Luglio 2014 - 19:08
TORRE DE’ PICENARDI - C’è anche il nome di Vituccio Macagnino, 51enne appuntato scelto in servizio alla stazione dei carabinieri di Torre de’ Picenardi, fra quelli degli 11 arrestati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Brescia sullo sfruttamento della prostituzione in alcuni night club del Bresciano e Mantovano.
Oltre al carabiniere cremonese è finito in manette anche un altro sottoufficiale in servizio in provincia di Brescia. Tra le undici persone arrestate, nove sono in carcere (tra loro i due militari) e due ai domiciliari.
In questi giorni Macagnino, originario di Lecce, era in ferie ed è proprio lì che è stato arrestato e ora si trova nel carcere del capoluogo salentino. Si è avvalso della facoltà di non rispondere facendo scena muta nel corso dell’interrogatorio di garanzia celebratosi dinanzi al gip Cinzia Vergine e svoltosi per rogatoria nei giorni scorsi. L’accusa è quella di associazione a delinquere finalizzata alla prostituzione, rivelazione del segreto istruttorio e ricettazione di sistemi informatici sono le ipotesi di reato contestate nell’inchiesta dalla Procura di Brescia e dai carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Chiari.
Secondo l’accusa, la presunta ‘divisa sporca’ in servizio nel Bresciano avrebbe messo su un giro di ragazze a pagamento fra le ballerine di lap dance e le intrattenitrici e il carabiniere salentino si sarebbe prestato a dare sostegno al giro di prostituzione con le ragazze che non si sarebbero limitate ai consueti balli ma che avrebbero assecondato le richieste dei clienti nel dopo-sera.
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