L'ANALISI
10 Luglio 2014 - 21:02
Il giudice di pace Giovanni Breveglieri
VIADANA - Il ministero di Grazia e Giustizia premia Viadana confermando l’ufficio del Giudice di pace ma per il commissario prefettizio Isabella Alberti non ci sarebbero le condizioni per garantire il servizio in modo adeguato per cui sarebbe preferibile rinunciare alla sede. La soddisfazione dei giorni scorsi quando dal ministero è arrivato l’invito ad iniziare la formazione del personale è stata ‘gelata’ dalla comunicazione che dal Comune di Viadana è stata inviata al ministero stesso.
In particolare, si tratta delle motivazioni che stanno alla base della decisione, ovvero le difficoltà in ordine alle tre dipendenti che il sindaco allora in carica Giorgio Penazzi aveva indicato come possibili collaboratrici del giudice Giovanni Breveglieri. Considerazioni relative alle qualifiche, ai tempi del pensionamento e, probabilmente, alla disponibilità del personale a ricoprire un ruolo del tutto nuovo.
Come si intuisce, un nodo aggrovigliato che il commissario certamente ha valutato appieno prima di sciogliere con l’invio della comunicazione a Roma. In sostanza, il mantenimento della sede non sarebbe opportuno per la mancanza delle condizioni e della garanzia dell’organizzazione del lavoro così come richiesto dall’ufficio. Ora, però, occorre attendere la risposta del ministero alla nota del Comune. Ovviamente la notizia ha mandato in fibrillazione le forze politiche che vedevano nel Giudice di pace una parziale compensazione di quanto già perso dal territorio negli ultimi anni.
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