L'ANALISI
09 Luglio 2014 - 20:34
SPINEDA - “Con una presenza di nutrie che è prudenzialmente stimata in 900mila esemplari, come calcolato dall’Università di Pavia, incaricata del monitoraggio, siamo di fronte a una vera emergenza, che necessita di interventi urgenti e radicali, senza più alcuno spazio per i dibattiti da salotto”.
Predica la massima urgenza l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, intervenendo mercoledì 9 luglio a Spineda sul tema delle nutrie, alla presenza delle organizzazioni sindacale agricole delle province di Cremona e Mantova, fra le più colpite dalla presenza dei roditori. “L’entità dei danni causati dalle nutrie è ingente - ichiara Fava - al punto che fra il 2003 e il 2013 la Regione Lombardia ha sostenuto indennizzi agli agricoltori per quasi 1.250.000 euro, cifra alla quale devono essere aggiunti 3.050.000 per i piani di contenimento delle nutrie”. Senza dimenticare i danni riportati dai consorzi di bonifica, che possono essere stimati in ulteriori 3 milioni di euro di danni.
Per l’assessore lombardo all’Agricoltura serve un cambio di rotta incisivo. “Fra le proposte avanzate da alcune sigle agricole era quella di inserire la nutria fra le specie cacciabili – ricorda Fava – ma non è la soluzione efficace in termini di contenimento dell’emergenza. Anche i cinghiali sono stati inseriti nell’elenco delle specie cacciabili, ma sono ancora presenti nelle campagne a danneggiare i raccolti e i campi”.
Da qui la necessità di andare verso l’eradicazione delle nutrie. “Il primo impegno assunto è stato quello di approvare un progetto di legge regionale, che sostanzialmente modifica l’attuale legge 20/2002 e inserisce come finalità della legge l’eradicazione della nutria e invito il consigliere regionale Carlo Malvezzi (presente a Spineda, ndr) di sollecitare i colleghi in Consiglio Regionale ad affrontare l’emergenza in maniera veloce e pragmatica”.
L’obiettivo è quello di far recepire la normativa anche al Parlamento, specifica Fava, “perché già oggi il decreto del ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, prevede l’eradicazione di alcune specie animali, ma bisogna fare in modo che venga consentito alle Regioni di individuare le specie oggetto di eradicazione. Perché parliamo di un problema che riguarda principalmente il Nord”.
L’assessore Fava si aspetta, a fronte di una politica di intervento così decisa, “le lamentele e i ricorsi di qualcuno, ma porteremo avanti la nostra battaglia”.
In tempi rapidi verrà messa in piedi una task-force composta da tutti i soggetti interessati all’emergenza nutrie, assicura Fava, “dal momento che abbiamo a che fare con una situazione che non coinvolge solamente il mondo agricolo. Le nutrie, infatti, costituiscono un problema anche per la viabilità, tenuto conto che nelle strade della Bassa padana è moplto frequente la possibilità di imbattersi in incontri pericolosi con i roditori”.
Verrà anche coinvolta la Direzione generale della Salute della Regione Lombardia, “perché tali animali rappresentano un’emergenza sul piano igienico sanitario, per la trasmissione di malattie pericolose per l’uomo e per gli animali”.
Fra le possibili soluzioni per l’eradicazione delle nutrie sarà presa in considerazione una accurata campagna di sterilizzazione, attraverso le nuove tecnologie a disposizione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA DI TESTI E FOTO
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris