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CASALMAGGIORE

"Sfidate la sinistra, bisogna cambiare"

Appello del vicepresidente delle Regione Mario Mantovani pro Ferroni, candidato sindaco

maria grazia teschi

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mteschi@laprovinciacr.it

22 Maggio 2014 - 12:22

"Sfidate la sinistra, bisogna cambiare"

Orlando Ferroni, Mario Mantovani e Andrea Germani

CASALMAGGIORE — «Diventerò sindaco con Forza Italia e Casalmaggiore per la Libertà; via da me i rappresentanti del Nuovo centrodestra calati come alieni a Casalmaggiore a caccia di poltrone»: questo l’ultimo appello del candidato sindaco Orlando Ferroni, in una sala Giovanni Paolo II gremita mercoledì 21 maggio da decine di persone. E con loro il vice presidente della Regione Mario Mantovani. «Un bel segno vedere tanta gente e le bandiere di Forza Italia — ha detto Mantovani — perché qui c’è ancora il sistema delle tessere della sinistra e rischiate grosso. Qui c’è bisogno di cambiare perché quando noi amministriamo ci occupiamo dei problemi veri non come la sinistra che si occupa di quelli del partito».
L’incontro è stato introdotto da Andrea Germani, il coordinatore forzista che ha presto lasciato la parola ai relatori. In precedenza Mantovani aveva visitato la Padania Alimenti. «Il programma di Ferroni è da condividere in pieno perché punta sulla riduzione delle tasse. State certi che se vincerà la sinistra voi cittadini di Casalmaggiore pagherete una Tasi altissima perché loro sanno solo tassare per spendere, non come noi che siamo in grado di governare con efficacia». Mantovani ha fatto diversi esempi di buona gestione delle risorse da parte della Lombardia «che è uno Stato e non può essere confusa con una Regione qualsiasi». Ok anche alla parte sulla sicurezza. «Quando sarai sindaco controlla tutte le richieste di residenza», ha consigliato a Ferroni. La sanità. «Fino a quando io sarò assessore alla Salute in Lombardia non si chiuderanno ospedali». Infine, l’invito a votare per Forza Italia. «Chi odia l’Italia vota Grillo, chi la sopporta è per Renzi, chi la ama vota Berlusconi». 
Una cascata di applausi ha sottolineato la fine dell’intervento che ha puntato anche a smuovere i simpatizzanti. «Gli ultimi quattro giorni sono determinanti: andate a parlare con tutti gli indecisi».
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