L'ANALISI
19 Maggio 2014 - 20:54
Umberto Chiarini con il figlio Damiano
CASALMAGGIORE - Lunedì 19 maggio nuova udienza per la morte di Umberto Chiarini, professore e ambientalista, stroncato da un infarto il 16 giugno 2011. Per la sua morte, il medico del pronto soccorso dell’ospedale Oglio Po di Casalmaggiore Mimo Mantovani, difeso dall’avvocato Gian Pietro Gennari, e il cardiologo Mario Luigi Parrinello, assistito dall’avvocato Diego Munafò, sono a processo con l’accusa di omicidio colposo.
Il 13 giugno 2011 Chiarini era stato accompagnato dalla moglie al pronto soccorso lamentando un dolore retro sternale. Al termine della visita il 66enne era uscito dall’ospedale con la diagnosi di "dolore toracico in paziente affetto da gastrite". Nei giorni successivi erano comparsi dolore toracico e febbre, fino al 16 giugno, alla sera era sopraggiunto l’infarto che lo aveva ucciso. Secondo i consulenti della procura, il quadro clinico del 13 giugno "era orientativo di un infarto in atto".
La famiglia di Umberto Chiarini si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Paolo Antonini. La sentenza il 9 giugno.
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