L'ANALISI
20 Maggio 2014 - 00:40
Il cimitero di Commessaggio
COMMESSAGGIO - Tornano i ladri di rame e tornano a colpire al cimitero di Commessaggio preso di mira per la terza volta negli ultimi tre anni. Il furto è stato messo a segno nella notte tra domenica 18 e lunedì 19 maggio in un orario imprecisato. Il bottino è di 150 metri lineari di materiale per circa 60 chili di rame. A scoprire il colpo è stato il parroco don Emilio Merisi che tutti i lunedì mattina celebra alle 8 una messa all’interno del camposanto.
«Il sacerdote e i fedeli — racconta il cantoniere Cristian Lodi Rizzini mentre sta ultimando il lavoro di recupero di quanto rimasto nel cimitero — hanno notato all’interno alcuni pluviali per terra, lasciati dai ladri prima di scappare forse disturbati da qualcuno e hanno visto che nei lati nord e sud mancavano tutti i canali, sia internamente che esternamente».
Immediatamente sono stati avvisati gli amministratori e l’agente di polizia locale Cristina Lodi Rizzini che, assieme al vicesindaco Erminio Bonfatti Paini, ha effettuato un primo sopralluogo. Poco dopo sono giunti sul posto anche i carabinieri di Gazzuolo che, come per i furti scorsi, hanno preso in mano le indagini e raccolto la denuncia contro ignoti. Piuttosto scocciati anche gli abitanti del paese che, ancora una volta, si sono visti profanare il luogo dove sono sepolti i propri congiunti.
«In pratica — spiega l’agente di polizia — i ladri hanno smontato i canali in rame che ancora non erano stati asportati. Quelli perimetrali esterni ed interni e quelli di una cappella privata. Non vi sono segni di scasso, per entrare dunque potrebbero aver usato una scala. Anche nel perimetro esterno, rispetto al furto precedente, non vi sono segni di ruote anche perché il terreno era asciutto». L’ultimo episodio in ordine di tempo è accaduto tra il 27 e il 28 febbraio 2013; allora oltre a diversi metri di pluviali vennero rubati anche molti vasi di rame e molte tombe vennero danneggiate.
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