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CASALMAGGIORE

Matteo Rossi: presentazione alla Matteo Renzi

Auditorium pieno per il candidato sindaco sostenuto da 'Il Listone' e 'Centopercento Casalasco': "Corro per senso di responsabilità, se eletto non lascerò la mia professione, ma sarò presente con una squadra forte". Il programma in cinque punti

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mbazzani@cremonaonline.it

06 Maggio 2014 - 09:33

Matteo Rossi: presentazione alla Matteo Renzi

Il pubblico nell'auditorium S. Croce

 

CASALMAGGIORE — Auditorium pieno, lunedì sera, per il primo incontro ufficiale di presentazione alla cittadinanza del candidato sindaco Matteo Rossi e delle due squadre che lo appoggiano, ‘Il Listone’ e ‘Centopercento Casalasco’. Molta tecnologia, maxi-schermo, collegamento con tanto di conto alla rovescia al nuovo sito internet elettorale (www.matteorossisindaco.it), microfono alla Ambra Angiolini per il presentatore Maurizio Toscani, candidato de ‘Il Listone’: insomma, serata molto innovativa e ‘renziana’ per quanto riguarda scenografia e contesto (d’altronde, a capo dello staff dietro le quinte c’era, con il supporto di Andrea Ferrari, un renziano storico come l’ex sindaco di Casalmaggiore Luciano Toscani, referente anche del progetto ‘La città che vorrei’).
L’apertura è stata dedicata a un’intervista di Maurizio Toscani a Rossi, classe ‘73, commercialista, sposato con due figli, nato e cresciuto a Casalmaggiore. Perché si è candidato? «Per senso civico e di responsabilità verso un gruppo di persone che, per motivi che è inutile rivangare (la rinuncia improvvisa alla candidatura a sindaco della manager Sonia Cantarelli, ndr) rischiava di finire nel nulla. Invece era giusto che questo gruppo, dopo tanti anni di impegno civile, andasse avanti e fosse giudicato dai cittadini. Ho fatto la scelta di mettermi a disposizione non per calcolo, semplicemente perché era giusto farla. In questi anni ‘Il Listone’ ha studiato, fatto progetti e proposte concrete. Era giusto che queste persone avessero la possibilità di candidarsi e sottoporsi al giudizio degli elettori, che è l’unico che riconosciamo».
Perché la decisione di non legarsi a nessun partito? «Non abbiamo niente contro nessuno, tantomeno contro le liste concorrenti, ma abbiamo scelto che la nostra lista fosse esclusivamente civica. Non abbiamo nè padrini nè padroni. Siamo cittadini, anche con idee politiche diverse, che vogliono una città bella da vivere, che integra le persone, ma dà delle regole da seguire». Carlo Gardani, padre storico del gruppo, avrebbe aggiunto più avanti: «Vogliamo contarci».
Per fare il sindaco ci vuole tempo. Come farà un commercialista? «Ho detto e ribadisco che non sarò un sindaco a tempo pieno. Ma questa cosa sta facendo discutere e allora è meglio chiarire. Io svolgo un’attività professionale che non posso e non voglio lasciare. Se diventerò sindaco, so che sarà un impegno a tempo determinato e quando finirà voglio avere una professione a cui tornare. Questo non significa che non sarò presente, i cittadini sapranno dove e quando trovarmi: la mia attività principale sarà amministrare la città, con l’aiuto di una squadra con competenze e professionalità, anche tra i non candidati, su cui farò affidamento (un’investitura in giunta per Luciano Toscani?, ndr)».
Perchè due liste? «Il Listone è l’unico gruppo che in questi ultimi cinque anni ha fatto politica, senza enfasi, senza urlare per guadagnare titoli sui giornali, ha fatto riunioni, convegni, ha coinvolto nuove persone, tanti giovani, con freschezza ed entusiasmo». Su ‘Centopercento Casalasco’ ha risposto Gardani, dopo aver rivendicato i merito del Listone nella scorsa legislatura: «Abbiamo raccolto l’invito di ex sindaci (Adami, Sbernardori e Ceresini, ndr) a porre di nuovo Casalmaggiore al centro dell’attenzione».
Il programma, diviso in cinque macro aree con nomi mitologici, è stato presentato dai candidati consiglieri che hanno più lavorato su ciascun singolo punto (rimandiamo al sito di Rossi). Portavoci Sonia Cantarelli (Prometeo, lavoro e impresa), Erika Figliano (Apollo, giovani e cultura), Vittorio Ceresini (Minerva, per un comune gestito come un’azienda), Zelindo Madesani (Ulisse, paesaggio e turismo), Paola Baldini (Andromeda, integrazione, famiglia e sicurezza). Il candidato primo cittadino, dal canto suo, tra le priorità ha posto il lavoro («incentivazioni, agevolazioni e supporto alle start-up e alle aziende avviate, riconoscimento del ruolo sociale dell’impresa, marketing territoriale puntando sul turismo, patto d’area), il riportare il cittadino al centro dell’attività amministrativa («tempi certi per le risposte, comune aperto, ma regole da rispettare»), il bilancio partecipativo, il rendiconto periodico ai cittadini («con serate pubbliche e per via telematica»), creare forte unità di’intenti nel Casalasco per le scelte strategiche, viabilità sostenibile con percorsi ciclo-pedonali, monitoraggio continuo per avere la tangenziale e, nell’attesa, creare un tratto a passaggio lento sull’Asolana. Per finire, «sogno una città a misura di bambini, una città pulita, decorosa e sicura, perché dove sta bene un bambino stanno bene tutti».
A Luciano Toscani e a Rossi, infine, la presentazione del progetto ‘La città che vorrei’, una bacheca virtuale (sul sito) e reale (alla sede elettorale di via Baldesio e nelle serate elettorali) cui ciascun cittadino potrà indirizzare, anche in forma anonima, idee e contributi: «La città — ha detto l’ex primo cittadino — va ascoltata. Questi candidati si sono messi in gioco, adesso con questo progetto chiedono qualcosa a voi». «Le idee che avranno ottenuto più consenso — hanno aggiunto Rossi e Maurizio Toscani — saranno rese note a tutti e chiederemo che vengano tenute in considerazione da chiunque avrà vinto le elezioni».

 

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