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Caseo Art, Benazzi di Bellaguarda di Viadana premiato per il suo Grana Padano

Eletto da una duplice giuria che ha valutato l’eccellenza del prodotto realizzato nel caseificio Plac

Francesco Pavesi

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fpavesi@cremonaonline.it

02 Maggio 2014 - 16:13

Caseo Art, Benazzi di Bellaguarda di Viadana premiato per il suo Grana Padano

PANDINO - È stato premiato giovedì 1 maggio il vincitore del concorso “Caseo Art - Premio all’eccellenza dell’arte lattiero-casearia”, organizzato da “Asso Casearia Pandino”, l’Associazione dei diplomati della scuola casearia, tenutosi sabato 15 e domenica 16 marzo 2014.

Nelle sale del castello è stato proclamato il formaggio “migliore tra i migliori” che si è aggiudicato il “Trofeo San Lucio”. Arrivato da Mantova – Carpaneta per l’esattezza – porta a casa il premio, Marco Zanazzi dell’ ERSAF della Regione Lombardia e si aggiudica lo scettro di miglior prodotto caseario con il suo GRAN MUSI, fatto con latte misto: vacca 98 % e asina 2 %. Anche Cremona sul podio con Mauro Benazzi e il suo Grana Padano DOP Riverva del caseificio PLAC di Bellaguarda, Viadana. È lui l’indiscusso vincitore eletto da una duplice giuria che ha valutato l’eccellenza del prodotto nelle due giornate della kermesse.

Il 15 marzo, la valutazione è stata eseguita dalla giuria tecnica di valutatori Onaf mentre il 16 è stata la giornata del giudizio di una giuria mista fatta di valutatori esperti e giornalisti gastronimici. Per il formaggio vincitore, è stato elaborato un profilo sensoriale a cura dell’arbitro del concorso Vincenzo Bozzetti, noto esperto e scrittore di settore che ben ha descritto l’essenza dell’evento: “La varietà che ha caratterizzato i prodotti iscritti a CaseoArt – ha affermato Bozzetti - ha dimostrato tutta la ricchezza del nostro patrimonio agroalimentare, un patrimonio unico al mondo che rappresenta una leva formidabile per lo sviluppo economico reale del nostro Paese.”

“Abbiamo voluto creare una manifestazione di settore - conclude Daniele Bassi, Presidente di Asso Casearia Pandino - che mettesse in primo piano il fattore umano. Premiare, Marco Zanazzi con il suo nome, il suo cognome e il suo prodotto non è una casualità ma una scelta ben precisa: quella di mettere i tecnici caseari in primo piano rispetto al brand”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA DI TESTI E FOTO

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