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Giudice di pace, cala il sipario

Chiude l'ufficio giudiziario. Ultima sentenza penale: una condanna per atti osceni in luogo pubblico

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28 Aprile 2014 - 16:09

Giudice di pace, cala il sipario

il cancelliere Bongiovanni, il giudice Ghillani, il pm Tagliafierro

CASALMAGGIORE — Ultimo giorno di lavoro, oggi, lunedì 28 aprile, per l’ufficio del Giudice di Pace di Casalmaggiore. Con la soppressione degli uffici giudiziari di Casalmaggiore e Soresina, da mercoledì 30 le udienze civili e penali (sia le prime udienze sia quelle di rinvio) si terranno presso la sede del Giudice di pace accorpante di Cremona. Perciò, tutta l’attività giudiziaria (iscrizione a ruolo, rilascio copie, consultazione fascicoli, deposito atti) che prima si svolgeva a Casalmaggiore e Soresina si svolgerà a Cremona.

 

Il giudice, nel suo ultimo giorno casalese, ha condannato a 500 euro di ammenda per atti osceni in luogo pubblico — pipì sotto i portici di Piadena — il  marocchino M.R., difeso dall’avvocato Giovanni Bertoletti. A testimoniare è stato chiamato il maresciallo Alessandro Currarino, comandante della stazione carabinieri di Piadena. «Il 30 maggio 2009, verso le 12,30, terminato il servizio mi stavo recando in centro quando il titolare del bar Leon d’Oro, richiamando la mia attenzione a gesti, mi ha fatto vedere che qualcosa non andava. In corrispondenza della banca San Paolo c’era un uomo che orinava contro un pilastro. Ho chiesto spiegazioni e lui mi ha risposto ‘Non potevo pisciare nei pantaloni’. Lo abbiamo denunciato in stato di libertà». Il maresciallo ha aggiunto che lo straniero era ubriaco ed è stato sanzionato.

 

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