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43° MOTORADUNO A GUSSOLA

Rivive il mito di Bergamonti, con una nota polemica

"Il motoclub non vive d'aria": il presidente del sodalizio organizzatore, Giuseppe Pietralunga, 'bacchetta' i centauri che partecipano ma non si iscrivono e non versano i 13 euro della quota

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27 Aprile 2014 - 14:06

Rivive il mito di Bergamonti, con una nota polemica

La corona e i motociclisti diretti al monumento (foto Osti)

GUSSOLA — Com’è suo costume, il presidente del Motoclub ‘Angelo Bergamonti’, Giuseppe Pietralunga, non ha avuto peli sulla lingua, ieri, intorno a mezzogiorno, aprendo il discorso commemorativo di Angelo Bergamonti a conclusione del 43esimo motoraduno denominato ‘Moto arte e gusto - seconda prova d’eccellenza - Trofeo Turismo Nord 2014’, organizzato dal motoclub  locale con il patrocinio del Comune di Gussola. 

«Un saluto a tutti i motociclisti intervenuti nonostantr anche quest’anno il tempo faccia un po’ arrabbiare. Ricordo agli amici che vengono dai paesi vicini che il motoclub non vive d’aria, ha bisogno di qualcosa di economico. So che sono brutti momenti, ma l’iscrizione costa 13 euro, e diamo  la maglietta, un bono colazione, i gadget. Per noi è un grosso aiuto e voi ricevete qualcosa». 
«Viva la sincerità», ha aggiunto il sindaco Marino Chiesa, affiancato dal suo predecessore ed ora assessore provinciale Giovanni Leoni e dall'assessore Giuseppe Galli, impegnato con la protezione civile: «Teniamo conto del suo ragionamento. Siete qui in tanti e penso che questa sia una grossa soddisfazione, una delle più importanti. Qui ho visto persone impegnate 24 ore su 24. Facciamo un applauso a questo motoclub che lo merita. Io sono in scadenza di mandato ma posso dire di aver vissuto emozioni importanti insieme ai suoi componenti: siamo andati a Misinto e a Riccione, dove ci sono monumenti a ricordo di Bergamonti. Tanti conoscono Gussola grazie a lui. Grazie a Rosa, Laura e Marina (moglie e figlie del campione gussolese, nda) che non ha potuto partecipare. Angelo lo ricorderemo sempre".
Il parroco don Ettore Conti, originario di Misano, vicino a Sotto il monte, ha ricordato la giornata di canonizzazione dei due Papi, Giovanni XXIII, come lui bergamasco, e Giovanni Paolo II: "Affidiamo a loro tutti noi in questa giornata speciale". 
Il rombo dei motori, saluto al pilota, ha concluso la cerimonia. Poco prima tre aerei avevano sorvolato Gussola lasciando strisce tricolori nel cielo. Una targa è stata consegnata a Guido Borelli, proprietario del Morini con il quale Angelo vinse parecchie corse.
Infine tutti al circuito di San Martino del Lago per un giro in pista, prima delle premiazioni del pomeriggio.

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