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Casa Zani è casa dell'arte

Secondo appuntamento, mercoledì, con la rassegna 'Tempo sospeso'. 'Battesimo' come spazio culturale per la villa Liberty donata al Comune. Pubblico numeroso e applausi per la serata con i poeti Mussapi e Cucchi

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davbazz@tin.it

26 Aprile 2014 - 19:42

Casa Zani è casa dell'arte

Cucchi, Prandini, Mussapi e Romanetti

CASALMAGGIORE — Oltre ottanta persone hanno affollato il piano nobile di Casa Zani, mercoledì sera, in occasione del secondo appuntamento della rassegna ‘Tempo Sospeso’, incontri di poesia con contrappunto di musica. Per la villa liberty — dopo la donazione al Comune da parte del maestro Giacomo Zani, direttore d’orchestra di fama internazionale che mercoledì sera ha accolto gli ospiti come un perfetto anfitrione — si è trattato dell’esordio in qualità di nuovo spazio culturale a Casalmaggiore. Va detto che il battesimo è andato più che bene, complice l’atmosfera creata dai poeti Roberto Mussapi e Maurizio Cucchi, introdotti da Stefano Prandini, professore e poeta eglistesso, e dalle incursioni nella musica barocca — da Corelli a Bach ad Albinoni — di Giacomo Invernizzi (violino) e Roberto Chiozza (clavicembalo). 
«Una magnifica serata», l’ha definita con estrema soddisfazione l’assessore comunale alla Cultura Ettore Gialdi, che all’inizio aveva portato il saluto del sindaco Claudio Silla e dell’amministrazione: «E’ una vera emozione essere qui questa sera. Grazie al maestro Zani il quale, oltre a donare questa casa alla sua città, ha ritenuto di metterla subito a disposizione. A lui va la nostra riconoscenza». Parole sottolineate da un applauso scrosciante e seguite da un brevissimo intervento del direttore artistico del teatro Comunale. Giuseppe Romanetti ha ricordato come il progetto sia il frutto della collaborazione del teatro con la biblioteca civica Mortara (presente la responsabile Sandra Furini) e gli Amici del Casalmaggiore International Music Festival (rappresentati da Massimo Araldi e Vittorio Rizzi) e goda del sostegno finanziario del Distretto culturale della Provincia di Cremona. «In questi tempi di banalizzazione della cultura, ‘Tempo sospeso’ vuol essere un magnifico disturbo nella melassa imperante», ha aggiunto, dedicando infine la serata, «da uomo di teatro», al 450° anniversario della nascita di William Shakespeare. Prandini ha presentato Cucchi e Mussapi, che ha appena raccolto tutte le sue poesie in un volume, come poeti ‘spartiacque’ tra due epoche, definendo le raccolte ‘Il disperso’ (1976) del primo e ‘Gita meridiana’ (1990) del secondo «opere capitali nel panorama italiano». 
Infine spazio agli autori, che hanno letto se stessi. Mussapi poesie da ‘Luce frontale’, dalle ‘Arabian Nights’, dal ciclo di Itaca, chiudendo con una sua personale e strabiliante rielaborazione della morte di Plinio il Vecchio. Cucchi ha pescato a piene mani dal suo ultimo libro, ‘Malaspina’, colpendo con quella sua lingua diretta che ha riportato l’uditorio nella sua infanzia milanese (‘Nel cortile delle giovani mamme’) oppure in quei luoghi abbandonati «dove però ancora si sente la presenza dell’uomo», fino a una citazione dallo scienziato Stephen Hawking che ha chiuso il cerchio con la precedente affermazione di Mussapi a commento della morte di Plinio: «La scienza e la poesia, sebbene con linguaggi differenti, vanno in una unica direzione».

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