L'associazione guidata da Paolo Bocchi protagonista al meeting di Massa Carrara. Obbiettivo: diffondere il modello de 'La Rete'. Intanto, nel 2013, distribuiti 192mila euro di aiuti
CASALMAGGIORE — ‘La Rete’, un progetto da esportare in tutta Italia. Domenica a Massa Carrara ha provato nell’intento Paolo Bocchi, presidente di Amurt Italia, nel corso di un meeting nazionale del volontariato. «Quello di Casalmaggiore — spiega Bocchi — potrebbe essere un progetto pilota da estendere anche in altre realtà. "Domenica ne ho illustrato le caratteristiche». L’attività, che vede impegnato il Comune e alcune realtà associative — come, appunto, Amurt —, è nata per dare un sostegno a soggetti e famiglie che necessitano di aiuto ed assistenza, con particolare riferimento alle nuove povertà ed ai bisogni emergenti. Tre le aree di intervento: sostegno dei bisogni alimentari primari attraverso il carrello sociale, sostegno allo studio (con la promozione dell’istruzione superiore, universitaria e la formazione professionale) per giovani studenti appartenenti a nuclei familiari in condizioni economiche modeste, sostegno alla salute, garantendo l’accesso alle cure dei soggetti fragili.
Intanto Amurt tira le somme del 2013 con il suo rendiconto. «Come negli anni precedenti — afferma Bocchi — siamo stati impegnati in diversi progetti, in Italia e all’estero. Le donazioni sono leggermente aumentate: si è infatti passati da 192mila a 198mila euro e tenendo conto della crisi si può considerare come un risultato più che positivo. Le spese generali, cioè cancelleria, poste, assicurazioni per i volontari, telefono eccetera, hanno inciso per il 6,6% dei fondi, al di sotto della media nazionale: questo grazie anche al fatto che Amurt si avvale di volontari in Italia e all’estero».
La gran parte degli aiuti è andata all’estero: Ghana, India, Kenya, Romania, Mongolia, Nepal, Albania, Thailandia, Colombia, Burkina Faso, Togo, Haiti, Perù, Nigeria, Filippine e Uganda, tra istituti per l’infanzia, emergenze tifoni, progetti per l’acqua e le vaccinazioni. Circa 20mila euro in Italia: 16mila per ‘La Rete’ a Casalmaggiore, quasi 3mila per gli alluvionati sardi, il resto a una scuola di Parma e per i pasti ai senzatetto della stazione di Bologna. Chi volesse dare un aiuto concreto può destinare il 5 per mille ad Amurt, indicando il codice fiscale 92098920348 nel quadro dedicato alle onlus.