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Acquario del Po, Agazzi: "Intempestivo il rinnovo della convenzione in scadenza di mandato"

L'esponente leghista interviene dopo la decisione del consiglio comunale

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14 Aprile 2014 - 11:19

Acquario del Po, Agazzi: "Intempestivo il rinnovo della convenzione in scadenza di mandato"

Uno scorcio delle vasche dell'Acquario e nel riquadro Simone Agazzi

MOTTA BALUFFI - “L'amministrazione Vacchelli ha portato in consiglio comunale l'approvazione del rinnovo del contratto, per 6 anni, della gestione dell'Acquario del Po di Motta, a meno di due mesi dalle elezioni comunali. Ritengo, come consigliere di minoranza del gruppo Lega Nord di Motta Baluffi, che sia stata una cosa molto scorretta nei confronti di chi dovrà amministrare per i prossimi 5 anni il paese”. 

A dirlo è Simone Agazzi, che precisa: “Non voglio screditare o criticare il nuovo contratto, e nemmeno l'acquario, perchè da parte mia e da parte della lista che andremo a presentare per le prossime elezioni non c'è alcuna intenzione di chiudere l'acquario o di privarci di una struttura che - ahimè - è costata parecchio al Comune di Motta Baluffi e quindi a tutti miei concittadini. Ho votato contro perché poteva essere più corretto approvare questo contratto nei prossimi mesi”. 
Agazzi sottolinea che “una oltre alle voci economiche che devono e dovranno essere rispettate, esiste una voce del contratto, presumo non seguita attentamente finora, relativa al comitato di gestione nominato dal Comune e formato da membri dell'amministrazione, dal gestore e da membri esterni legati al mondo della scuola, della scienza, dell'ambiente e delle istituzioni. Questo comitato avrà una funzione consultiva e di controllo e si affiancherà al gestore al fine di incentivare l'attività di pubblicizzazione dell'acquario e suggerire proposte per lo svolgimento di attività che ne consentono una più ampia conoscenza al pubblico. Questo comitato è molto importante perché l'acquario deve essere pubblicizzato a livello nazionale e non solo, dobbiamo vederlo come una struttura di ricchezza per il nostro territorio, non come un debito per il Comune e per noi concittadini”. 

 

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