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Martignana Po

Cinquina di lauree per l'ex sindaco Domenico Fazzi

Corona d'alloro in Lettere e Beni Culturali per l'avvocato, dopo quelle in Giurisprudenza, Scienze Politiche, Storia antica e Civiltà antiche e archeologia

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davbazz@tin.it

13 Aprile 2014 - 14:02

Cinquina di lauree per l'ex sindaco Domenico Fazzi

La proclamazione dopo la discussione della tesi

MARTIGNANA PO — E cinque. L’ex sindaco Domenico Fazzi, mercoledì 9 aprile, all’età di 77 anni (è nato il 26 gennaio 1937) si è laureato per la quinta volta. In questa occasione, al termine del corso triennale, in Lettere e Beni Culturali, con una tesi intitolata ‘Paesani, bosardi, coglioni e malitiosi: le memorie di don Pietro Paolo Carnevali parroco di Martignana di Po (1755-1783)’. Voto, 110 e lode. 

Lo stesso esito ottenuto nel 2011 con la quarta laurea, quando Fazzi si laureò, presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Parma in Civiltà antiche e archeologia: un titolo di titolo di studio conquistato a poco più di cinque anni dalla terza laurea, in Storia antica — anche allora con il massimo dei voti — proclamata il 3 luglio del 2006. Le precedenti erano state conseguite in Giurisprudenza (Fazzi è avvocato) e in Scienze Politiche. 

In questo caso il consigliere comunale martignanese ha discusso la tesi con relatore la professoressa Piera Tomasoni e correlatore la professoressa Miriam Turrini, del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Pavia, presso la sede di Cremona, nello storico Palazzo Raimondi. «In questa occasione — spiega Fazzi — ho approfondito la figura di questo sacerdote dal carattere forte e risoluto». 

Dalle 216 pagine della tesi emerge la figura di un religioso molto particolare che cercò e riuscì a diventare parroco di Martignana «dove da ragazzo aveva soggiornato per tre stagioni». 

Fazzi spiega che «gli interessi di don Carnevali sono la chiesa, i luoghi sacri, le cerimonie religiose, i parrocchiani, il buon andamento, insomma, della parrocchia, le questue, i rapporti con i maggiorenti del paese, le discussioni, le liti, le riconciliazioni». La ricerca è ricchissima di episodi curiosi e di vita vissuta. Come quello del maggio 1759, quando don Carnevali si trovò ad affrontare un complicato caso di matrimonio contestato a seguito della fuga, notte tempo, di due innamorati: «Con diplomazia, saggezza e fermezza, don Carnevali riesce a tenere a bada gli infuriati parenti, specie quelli della giovane». 

Vista anche la carenza di testi di storia locale martignanese, non sarebbe male se la tesi di Fazzi, prima o poi, venisse pubblicata.

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