L'ANALISI
09 Aprile 2014 - 15:29
RIVAROLO DEL RE - Rifiutava il matrimonio combinato. Per questo il padre per due anni l'ha picchiata, presa a calci e pugni in faccia, minacciata di morte ("ti ammazzo e ti faccio a pezzettini e ti getto nel canale"), inseguita con una roncola, vietato di uscire se non in compagnia sua o di persone di sua fiducia. Le aveva vietato di riprendere gli studi di ragioneria a Viadana, le aveva sequestrato documenti e cellulare e il computer per evitare che avesse contatti con il suo fidanzato.
Maltrattamenti alla figlia 19enne iniziati nel 2011 e proseguti fino al 25 settembre del 2013 quando i carabinieri sono intervenuti a casa di Satnam Singh, 55 anni di origina indiana, in Italia da 20. L'uomo, accusato anche di minacce e lesioni, ha patteggiato davanti al gup Letizia Platè un anno di reclusione (pena sospesa). Il giudice lo ha condannato a pagare le spese di costituzione di parte civile rappresentata dall'avvocato Maria Delmiglio e gli ha racomandato di non commettere più reati di questo tipo. Nel frattempo la figlia 19enne si trova in un luogo protetto. In fase di indagini il gip Guido Salvini aveva ordinato "l'applicazione nei confronti di Singh Satnam della misura del divieto di avvicinamento ai luighi frequentati dalla figlia e del divieto assoluto di comunicazione con la stessa in qualunque forma (telefono, sms, fax, posta cartacea, posta elettronica, ecc). alla figlia, di frequentare gli stessi luoghi".
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