SOS ACQUA
02 Aprile 2014 - 10:02
Tre uomini uno di Sabbioneta, uno di Suzzara domiciliato a Guastalla e uno di Viadana di fatto residente a Casalmaggiore sono stati arrestati nel modenese dai carabinieri di Caserta con l'accusa di usura ed estorsione nei confronti di un imprenditore modenese. I tre spacciandosi per affiliati al clan dei Casalesi, nell'agosto del 2013 si erano presentati incappucciati a casa di un imprenditore modenese in difficoltà a cui avevano prestato 25mila euro e, per costringerlo a saldare il debito, concesso con tassi usurai del 30 percento al mese, lo avevano sequestrato e seviziato tagliuzzandogli la schiena con un taglierino. L'imprenditore infatti aveva saldato in maniera parziale il debito. Da quel momento sono iniziate le minacce e da quelle sono passati alle violenze.
Gli investigatori si sono accorti della vicenda nel corso di indagini sulle infiltrazioni della criminalità organizzata casalese in Emilia Romagna. Le forze dell'ordine, su disposizione della Procura Antimafia, hanno prelevato l'uomo dalla sua abitazione e trasferito in una località segreta. I tre fermati sono accusati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli (pm Cesare Sirignano) di usura ed estorsione. All'operazione che ha portato alla notifica dei tre fermi nel modenese, hanno preso parte anche i carabinieri della Comando provinciale di Modena.
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