L'ANALISI
27 Marzo 2014 - 06:51
De Cillis, il responsabile locale Dada e alcuni bambini
LOME' (Togo) – Cresce il cuore di Amurt in Africa. Dopo alcuni giorni in Burkina Faso la missione africana dei volontari di Amurt Viadana Cosimo De Cillis (presidente) e Valentina Storti, accompagnati dalla giornalista cremonese Michela Cotelli, sta proseguendo in Togo. In Burkina i volontari sono rimasti cinque giorni, tempo utile per visitare il villaggio di Bissiri, a sudest dalla capitale Ouagadougou, dove Amurt è intervenuta realizzando un progetto agricolo, una clinica dispensario e una scuola, che ad oggi ospita una classe di 11 alunni. Da mercoledì sono a Lomè, capitale del Togo, dove dal 2008 l’associazione ha creato una scuola di 520 bambini tra materna, primaria e secondaria.
Il progetto complessivo che la Ong presieduta dal casalese Paolo Bocchi ha intrapreso nel villaggio mira alla realizzazione di una comunità sociale ideale, in grado di soddisfare da sola i propri bisogni, di provvedere all’educazione e istruzione dei figli, di garantire risorse e prodotti per il sostentamento e, non ultima, l’assistenza sanitaria necessaria. “Vedere di persona come è proseguito e si è evoluto il progetto – spiegano Storti e De Cillis – permette di discutere anche delle necessità future, di pianificare il prossimo anno scolastico e i prossimi impegni dell’associazione. Prioritari saranno i nuovi interventi sulla scuola, anche in vista dell’incremento di iscrizioni che già si può prevedere per il 2014/2015”.
A tal proposito le prossime raccolte fondi saranno utilizzate per l’acquisto di una trentina di nuovi banchi, ma soprattutto per la costruzione di una cucina, che permetterà agli studenti, che spesso arrivano da villaggi lontani e sono costretti a camminare per 30 chilometri per raggiungere il centro Amurt. Altra sfida che i volontari si sono posti è la realizzazione di una materna, sempre all’interno del villaggio di Bissiri, per consentire ai più piccoli, che normalmente fino ai 7 anni non possono incominciare un percorso di studi e ritardano parecchio l’apprendimento, di seguire attività educative che li prepareranno all’ingresso ufficiale nel mondo scolastico.
La speranza è che il percorso intrapreso possa portare nei prossimi due o tre anni a rendere il villaggio, e i suoi abitanti, autonomi sotto ogni punto di vista. Storti e De Cillis hanno distribuito 90 kg di materiale raccolto in Italia, tra cancelleria, materiale scolastico, vestiti, giocattoli e soprattutto medicinali per la clinica. La raccolta di farmaci consentirà all’ambulatorio di garantire cure alla popolazione almeno per i prossimi sei mesi. Il responsabile del progetto Dada Padmesha'nanda ha ricevuto dai volontari 500 euro, raccolti grazie alle donazioni.
In Togo invece la scuola raccoglie già 520 bambini. “Il prossimo anno scolastico – spiega De Cillis – si aggiungeranno due nuove classi e il compito dell’associazione sarà quello di trovare i fondi che servono per terminare la costruzione”. Anche a Lomè Amurt consegnerà quello che in Italia i volontari sono riusciti a raccogliere, 50 kg tra cancelleria, vestiti, divise e materiale sportivo e giochi per i più piccoli, oltre ad un altro contributo di 500 euro per le spese più urgenti. In Togo, come in Burkina Faso, Amurt è una delle associazioni umanitarie presenti da più tempo. I volontari operano da anni in zone in cui altre associazioni hanno rinunciato a intervenire. L’accoglienza ricevuta nei giorni scorsi lo dimostra. Gli abitanti, gli alunni e la popolazione di Lomè aspettano il loro arrivo con gioia e trepidazione.
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