L'ANALISI
26 Marzo 2014 - 07:13
In piedi il sindaco Claudio Silla (foto Osti)
CASALMAGGIORE — Come previsto è stata l’interrogazione sugli speed-chek posizionati sull’Asolana a scaldare la seduta del consiglio comunale di lunedì sera. L’interrogante, ovvero Orlando Ferroni di ‘Casalmaggiore per la libertà’, è rimasto sulle sue posizioni, contestando la regolarità di quelli che ha definito «spaventapasseri arancioni poco efficaci», ma soprattutto il loro costo: «Avete speso 7mila euro, con duemila in più potevate acquistare un varco elettronico mobile assai più utile. Avete fatto questa cosa a due mesi dalle elezioni, quando da cinque anni noi solleviamo il problema del traffico sull’Asolana». Accusa, quest’ultima, vivacemente contestata dal sindaco Claudio Silla.
«Già cinque anni fa — ha chiarito il primo cittadino — avevo chiesto al comando della polizia locale di attivarsi per vedere se era possibile installare quei dissuasori come aveva fatto il Comune di San Giovanni. Ma il comandante (Silvio Biffi, ndr) allora obiettò che la normativa non era chiara e, soprattutto, che la Provincia era contraria. Poi la materia ha avuto un’evoluzione all’interno del ministero dei Trasporti e, recentemente, anche la Provincia ha cambiato atteggiamento autorizzando l’installazione. Non mi dica, quindi, che ci abbiamo pensato solo ora». Ferroni aveva calcato la dose ricordando che la prefettura, il 2 ottobre 2013, ha accolto il ricorso di un automobilista contro una multa comminatagli a San Giovanni: «Se non si possono elevare contravvenzioni perché il prefetto contesta la legittimità degli strumenti, si configura il richio di danno erariale».Silla ha ribadito che la motivazione dell’operazione è la sicurezza e la tutela delle utenze deboli della strada, ciclisti, pedoni, bambini e anziani.
Il comandante della polizia locale, dal canto suo, ha confermato «la legittimità dei Velo Ok. Si tratta di contenitori per misuratori di velocità che non sono normati e non hanno bisogno di omologazione non essendo strumenti tecnologici. Non c’è alcuna norma che li vieta: hanno una funzione principalmente dissuasoria, ma anche sanzionatoria".
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