L'ANALISI
26 Marzo 2014 - 01:23
I banchi delle minoranze
CASALMAGGIORE - Il Consiglio comunale approfondirà la possibilità di istituire un fondo riservato alle vittime di furti. La versione emendata, su proposta del consigliere leghista Filippo Bongiovanni, della mozione presentata dal consigliere di minoranza Orlando Ferroni ('Casalmaggiore per la libertà') è stata votata all'unanimità martedì sera dal Consiglio comunale. Ferroni avrebbe voluto l'istituzione immediata ("lo 'vestiremo' poi"), ma tutti gli altri gruppi hanno fatto presente che l'idea, seppur condivisibile, aveva bisogno di essere studiata meglio. Il firmatario della mozione, perorando la causa, ha sottolineato la necessità di dare un aiuto soprattutto alle imprese artigianali, alle microattività "cui hanno magari rubato uno strumento di lavoro e dopo si ritrovano con l'acqua alla gola. Ho lasciato volutamente la mozione generica perché ciascuno possa dire la sua. Si può pensare ad aiuti diretti o magari a forme di fidejiussione da parte del Comune. Si potrebbe anche convogliare qui una parte delle risorse de 'La Rete', che magari vanno a qualcuno che poi gira con cellulari costosi o con delle 'macchinone'. Una commissione dovrà valutare le domande di assistenza". Secondo Carlo Gardani, capogruppo del Listone, "la proposta ci può anche stare, ma è da valutare. Magari invece di mettere soldi in un fondo conviene usarli per potenziare gli strumenti, tipo i varchi elettronici, perché i furti non avvengano". Anche per Bongiovanni "la proposta è degna di considerazione ma ha bisogno di approfondimenti. Mi risulta che il Comune di Modena abbia un fondo simile". Pure a parere del sindaco Claudio Silla "il tema è reale, il territorio negli ultimi tempi è falcidiato, inutile nasconderlo. Però c'è bisogno di lavorare per configurare la fattibilità della proposta. L'assessore Carla Visioli, peraltro, sta lavorando al progetto microcredito, che potrebbe saldarsi con questa questione". L'assessore Pierluigi Pasotto ha convenuto che "il fenomeno furti ha assunto dimensioni rilevanti" e ha rivolto un "grazie alle forze dell'ordine che fanno ciò che possono con mezzi insufficienti. Sarebbe meglio dirottare dei soldi dal bilancio della Difesa al presidio dei territori. Tornando al fondo, a mio avviso servirebbe il coinvolgimento, per quanto riguarda le attività produttive, delle associazioni di categoria, delle assicurazioni e delle banche. Mi sembra eccessivamente complicato, invece, estendere il fondo anche ai furti nelle abitazioni private. Non avremmo i mezzi e le competenze per i controlli". Ferroni si è dichiarato d'accordo sul ricorso al microcredito (sposato anche dal vicesindaco Luigi Borghesi, che invece ha rigettato la proposta su 'La Rete', "che ha altre finalità") e sul coinvolgimento delle associazioni di categoria, ma ha spinto nuovamente per l'approvazione immediata. Silla si è messo di traverso: "Serve stabilire la dotazione economica, trovare la copertura, fare una variazione di bilancio. Manca un progetto e bisogna stabilire la finalità precisa. Insomma, la questione va perfezionata". Pasotto lo ha sostenuto: "Non si deve fare qualcosa perchè ci sia, ma perché funzioni". Il sindaco è poi tornato sugli aiuti del progetto sociale 'La Rete': "Ferroni, qui non siamo al bar. In Consiglio comunale le parole hanno un peso. Le assicuro che stiamo molto attenti a chi aiutiamo". Alla fine Bongiovanni ha riformulato la mozione e tutti hanno alzato la mano per dirsi d'accordo. Se ne riparlerà. O forse lo farà il nuovo Consiglio comunale che uscirà dalle urne il 25 maggio.
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