L'ANALISI
16 Marzo 2014 - 06:41
Lo stabile di Bozzolo da via Arini
BOZZOLO – L'ombra della mafia si allunga anche a Bozzolo. Era stata avviata già tra le fine del 2006 e l'avvio del 2007 l'operazione commerciale in cui è coinvolta l'Immobiliare Bozzolo, la società con sede a Como a cui fanno riferimento gli immobili sequestrati dalla Procura di Brescia al termine dell'operazione 'Mercato Libero' che ha visto nove persone legate alla 'ndrangheta arrestate per presunti reati tributari, fallimentari e riciclaggio di denaro.
Lo stabile con ingresso sia in via Valcarenghi che via Arini, ex sede dell'Enel di Bozzolo, venne acquistato tra il 2003 e il 2004 e i permessi di costruire arrivarono, come detto, tra la fine del 2006 e l'inizio del 2007. In totale vennero ricavati 23 appartamenti tra i 45 e i 150 metri quadrati e 19 garage i cui contratti di vendita iniziali vennero sottoscritti dagli acquirenti già alla fine del 2008.
Tra gli arrestati figurano un uomo e una donna (lui ai domiciliari e lei in carcere) che gestivano gli affari dello stabile bozzolese. Entrambi bergamaschi, lui risiedeva a Como e lei a Lugano. Gli affittuari coloro si interrogano sul futuro dei loro pagamenti. “Adesso cosa succederà? A chi verseremo l'affitto?” si chiedono. Alcuni affari erano in corso in questi mesi e anche chi doveva prendere possesso delle case non sa bene come dovrà comportarsi.
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