L'ANALISI
14 Marzo 2014 - 11:46
SCANDOLARA RAVARA (Castelponzone) — Da lunedì scorso Mario Onida, residente in viale Europa a Castelponzone, è senza metano in casa perché la ‘E.On energia gas’ gli ha chiuso la fornitura. Motivo? L’asserito mancato pagamento da parte sua di un insoluto da 121 euro che in realtà Onida ha saldato il 30 novembre 2010. Ma non c’è verso che la E.On ne prenda atto. «Questa è una vera ‘odissea’», spiega Andrea Vallari, che in questi anni ha assistito Onida nella sua disavventura con la bolletta.
«Tutto è partito a novembre del 2010, quando a Mario è stato fatto un sollecito dalla società del gas per un insoluto di 121 euro. Il disguido era nato da una dimenticanza. Onida aveva cambiato l’istituto bancario e si era scordato di modificare la domiciliazione bancaria delle bollette. Ha poi regolarmente pagato il 30 novembre 2010 ma da allora è iniziato il suo incubo. Da allora, per sei o sette volte all’anno, gli arrivano puntualmente dei solleciti per quella bolletta. Abbiamo inviato decine e decine tra mail e fax con la ricevuta di pagamento, abbiamo telefonato per avere conferma della ricezione ma non c’è stato verso. Solo nello scorso mese di gennaio abbiamo inviato quattro lettere. Niente da fare: lunedì scorso a Mario è stato chiuso il gas a causa del mancato pagamento di quella bolletta del 2010. Che lui, dopo l’errore legato alla domiciliazione, ha pagato». E adesso che cosa farà? «La sua intenzione, se la questione non si risolverà, è quella di avviare un’azione legale e chiedere il risarcimento dei danni patiti. Ma speriamo non ce ne sia bisogno e che la vicenda si chia risca in fretta». Qualche segnale in tal senso sembra stia arrivando.
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