L'ANALISI
13 Marzo 2014 - 14:32
Una scritta su un muro
VIADANA — Dopo la bufera seguita ai rischi di infiltrazioni mafiose nella vita delle istituzioni cittadine c’è evidentemente chi continua a soffiare sul fuoco e ad attizzare tensioni mai sopite fino in fondo. Come ai tempi delle prime battaglie leghiste nella notte fra martedì e ieri sono comparse in diversi punti del capoluogo messaggi contro la popolazione meridionale. In verità, il messaggio pare essere solo uno e cioè ‘Terroni andate a casa’, scritto dalla stessa mano e con la stessa vernice rossa. Si trova su un muro all’inizio di via Don Bonfanti, sull’asfalto di viale Kennedy poco dopo il PalaFarina in direzione del centro commerciale, su un altro spazio vicino al supermercato Coop. Imprese che non sono passate inosservate a parecchi cittadini e in particolare ai meridionali che sono su tutte le furie.
«È inaccettabile che si prenda di mira una fetta così importante della popolazione — sbotta Gaetano Paterniti — dopo che per settimane siamo stati attaccati per vicende oltraggiose. Ci chiediamo chi armi quella mano e si sappia che c’è molto malcontento. Ci chiediamo anche qual’è il ruolo dell’Amministrazione comunale nel tutelare chi vive da molto tempo qui e che vive e lavora onestamente. Quanto dobbiamo attendere per vederci restituita la nostra dignità?».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris