L'ANALISI
07 Marzo 2014 - 08:00
La polizia provinciale sul ponte con l'autovelox
CASALMAGGIORE — Nuovo capitolo, favorevole all’amministrazione provinciale, per la storia dei contenziosi tra gli automobilisti e la polizia dell’ente di corso Vittorio Emanuele a Cremona riguardo all’uso dell’autovelox sulla rampa del ponte stradale del Po a Casalmaggiore. Come noto, diversi ricorsi inoltrati al Giudice di pace, che lamentavano la mancanza di visibilità della ‘postazione’, erano stati accolti.
La polizia provinciale, guidata dal comandante Luigi Pigoli, con l’assistenza dell’avvocato Franco Antonioli aveva impugnato quelle sentenze e ora è arrivato il primo pronunciamento del Tribunale di Cremona (giudice Giulio Borella) in sede di ‘appello’: la sentenza, emessa il 27 febbraio, è stata favorevole all’operato degli agenti con la motivazione che la postazione (corsia in direzione Colorno-Casalmaggiore) era visibile poichè, «proprio in corrispondenza, era stato posto un cartello blu rifrangente, rilevabile anche al buio, con la dicitura ‘postazione controllo velocità’».
Inoltre, il cartello di presegnalazione era a una distanza non eccessiva e a termini di legge. L’automobilista, oltre a pagare la multa di 165,50 euro (67 km/h), è stato condannato a rifondere alla Provincia 545 euro di spese d’appello.
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