L'ANALISI
27 Febbraio 2014 - 08:34
L'ospedale Carlo Poma di Mantova
VIADANA — È da sabato scorso ricoverata nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Carlo Poma di Mantova. La diagnosi è inquietante: tubercolosi. Ma le sue condizioni lasciano ben sperare. Si tratta di una studentessa straniera che frequenta una delle classi quinte dell’Itc Sanfelice e che, dunque, si sta preparando alla maturità. La scorsa settimana, tuttavia, i disturbi di cui soffriva da qualche giorno si sono aggravati ed è stata costretta a ricorrere alle cure dei sanitari che l’hanno subito inviata nel centro medico specializzato.
«Siamo stati informati dall’Asl — spiega la dirigente scolastica Maria Teresa Barzoni — e subito sono state attivate tutte le procedure del caso in accordo con i servizi di prevenzione e cura. I compagni di classe hanno reagito con grande compostezza, senza farsi prendere dal panico anche perché abbiamo cercato di fornire informazioni corrette sulla malattia e di tranquillizzare circa i rischi».La tubercolosi è una malattia che era sparita dal nostro Paese da qualche decennio ma che ora i flussi migratori e l’attitudine al viaggio dei cittadini italiani hanno riportato di attualità. Non sono infrequenti, infatti, casi di infezione negli istituti scolastici e in genere in tutti quei luoghi frequentati da parecchie persone e dove ristagna l’aria che si respira. Non molto tempo fa un caso analogo si è riscontrato all’Istituto Russell di Guastalla (sulla sponda reggiana del Po) ma anche in altre scuole della Lombardia.
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