L'ANALISI
17 Febbraio 2014 - 13:21
Il cancelliere Caterina Bongiovanni e il giudice Beatrice Ghillani
CASALMAGGIORE - Per la prima volta, nell'aula delle udienze penali del Giudice di Pace, è approdato un caso di inosservanza dell'obbligo dell'istruzione elementare dei minori. Un genitore che non mandi il proprio figlio a scuola, infatti, è passibile di querela ai sensi dell'articolo 731 del codice penale.
E tanto è accaduto a Gussola. Nella mattinata di lunedì, davanti al giudice di pace Beatrice Ghillani, è stata convocata la signora L.P., denunciata da 'Lo Stato' - cioè l'istituzione scolastica, proprio in virtù dell'articolo 731.
Il legale dell'imputata, dottoressa Pacifici, ha spiegato che la sua assistita non ha mandato il figlio a scuola quando era in terza elementare - situazione che poi ha portato alla bocciatura dell'alunno - perché "il figlio ha manifestato disagio nel recarsi a scuola" e lei "voleva che lui fosse contento di andare alle elementari". Il legale ha aggiunto che "comunque la signora ha fatto recuperare subito il terzo anno al figlio, e poi anche il quarto, tanto che oggi è un anno avanti". Attualmente il ragazzo frequenta la terza media: "Non ha avuto problemi e le pagelle attestano che è un alunno intelligente".
Il processo è stato rinviato al 19 maggio. Non si sa se l'udienza si terrà ancora a Casalmaggiore oppure a Cremona.
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