L'ANALISI
08 Gennaio 2014 - 15:41
Da diversi anni l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA (il sodalizio animalista che ha denunciato le due donne del paese casalasco per i rapporti sessuali con il cane) si batte per inserire gli animali domestici che vivono con noi nel nostro stato di famiglia in modo da renderli dei veri e propri componenti della nostra famiglia.
Ora AIDAA propone di dare il nostro cognome ai nostri animali domestici, aggiungendo in sede di registrazione del microchip ai dati relativi al nostro cane, gatto, furetto o cavallo anche il nostro cognome, in modo che il nostro animale di casa sia facilmente identificabile con noi e con la nostra famiglia.
L'obbiettivo principale rimane quello di far riconoscere gli animali come esseri senzienti dalla legge, e per cominciare diamo ai nostri amici a quattro zampe la possibilità di entrare in maniera concreta nella nostra famiglia e facciamolo nel modo previsto dalla legge: dando a loro il nostro cognome.
“Chiediamo quando registriamo il nostro amico a quattro zampe all'anagrafe di aggiungere anche il nostro cognome. Ad esempio io – ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA - ho deciso di aggiungere il mio cognome al mio gatto che sul suo libretto veterinario si chiama Gatto Michele Croce. Quello che vogliamo far capire - conclude Croce - è che il mio gatto porta il mio cognome perché per me lui è parte della mia famiglia in maniera totale”.
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