L'ANALISI
04 Gennaio 2014 - 08:46
CASALMAGGIORE — La linea ferroviaria Brescia-Parma torna nel mirino dei viaggiatori-lettori. Nel giro di un paio di giorni sono giunte diverse segnalazioni ‘arrabbiate’ in redazione relative, in particolare, a due fatti accaduti tra giovedì e venerdì.
Il primo: giovedì mattina il convoglio da Parma a Brescia, causa un guasto alla motrice, ha interrotto la propria corsa alla stazione di Piadena poco dopo le 8 del mattino. A chi doveva proseguire oltre non è rimasto che attendere, per oltre un’ora, il treno successivo, peraltro in ritardo rispetto all’orario previsto. «Scrivete che questa linea non è di serie B, ma di C2», ci hanno detto i pendolari esasperati.
E veniamo al secondo episodio: venerdì mattina il Brescia-Parma che dovrebbe fermare a Piadena alle 9.01 e a Casalmaggiore alle 9.13, viaggiava con 40 minuti abbondanti di ritardo.
Questi disservizi si accumulano, nella percezione dei viaggiatori, ai tagli: quello dell’ultimo treno della sera da Parma (con arrivo a Casalmaggiore alle 21.46) e la soppressione al sabato del Verona-Parma (Piadena 8.30, Casalmaggiore 8.42) pure con il nuovo orario.
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