L'ANALISI
14 Dicembre 2013 - 09:16
"Da dieci giorni c’è aria inquinata. L'inquinamento è cancerogeno: le istituzioni cosa fanno?". Inizia così il grido d'allarme dei comitati e delle associazioni ambientaliste Coordinamento dei Comitati contro le autostrade Cr-Mn e Ti-Bre, Legambiente Lombardia, Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia, Associazione WWF-Cremona, Salviamo il Paesaggio Cremonese Cremasco e Casalasco, Legambiente Cremona, Associazione Persona-Ambiente.
Nella loro nota, fanno osservare che "da 13 giorni consecutivi a Cremona il valore della concentrazione delle polveri sottili è al di sopra dei limiti di legge; dal 1°gennaio le centraline del PM10 hanno superato il limite di 50 µg/m³ per un numero di giorni pari a 64 (rispetto ai 35 consentiti) con un picco di 158 µg/m³; dal 1°gennaio le centraline del PM 2,5 (le più pericolose) hanno superato il limite di 25 µg/m³ per un numero di giorni pari a 102 (dato questo solo statistico dal momento che l’Italia non ha ancora recepito la direttiva Europea in materia) con un picco di 123 µg/m³".
Inoltre, i sottoscrittori del documento dicono di avere appreso con grande preoccupazione che:
Lo studio Escape, questo il suo nome, (European Study of Cohorts for Air Pollution Effects), "pubblicato sulla rivista Lancet, condotto per 20 anni su 360 mila residenti in grandi città di 13 paesi europei, ha evidenziato, in modo preoccupante, che il risultato è valido a qualsiasi livello di esposizione, per quanto basso sia; quindi anche per le località che si trovano ben al di sotto dei limiti di legge dettati dalla direttiva europea (per il PM 2,5 è 25 µg/m³)".
Altri dati arrivano dal Rapporto 2013 sulla Qualità dell’Aria in Europa dai quali risulta che il nostro paese:
Mentre per risparmiare davvero in vite umane e malattie (come tumori, insufficienze respiratorie, ictus e infarti) bisognerebbe portare le polveri almeno a rispettare i limiti dettati all’OMS, che per le polveri sottili sono 10 µg/m³.
"A fronte di questa gravissima situazione, da noi da tempo denunciata, si imporrebbero scelte straordinarie, strutturali e sostenibili in tema di mobilità, energia e politiche industriali, mentre si persevera nella direzione opposta continuando ad autorizzare attività inquinanti come i 170 impianti a biogas e biomassa previsti nella nostra provincia le cui emissioni inquinanti sono pari a quelle di circa 1,5 milioni di nuovi veicoli in circolazione sulle nostre strade".
L’Italia, continuano, "pur ritrovandosi alla soglia di una nuova procedura di infrazione per violazione delle norme sull’aria, preferisce investire le proprie risorse in infrastrutture per la mobilità privata che servono a pochi e in grandi eventi che poco o nulla lasciano alla popolazione".
I Comitati "denunciano il silenzio istituzionale seguito alla classificazione fra i cancerogeni dell’inquinamento atmosferico e del particolato da parte dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro", richiamano "tutte le forze politiche e i pubblici amministratori ad operare affinché nel più breve termine, con ordine di priorità e con ogni mezzo possibile venga ridotta l’esposizione della popolazione agli inquinanti dell’aria".
Chiedono a Regione Lombardia di" indire una seduta straordinaria del Consiglio Regionale sulla situazione dell’inquinamento atmosferico in Lombardia in cui, fra l’altro, la Giunta fornisca informazioni circa le misure di riduzione degli inquinanti dell’aria in corso di pianificazione nell’ambito del Piano Regionale di Risanamento dell’Aria, sulle risorse che verranno impiegate ed i tempi previsti per l’attuazione delle stesse; ai sindaci dei Comuni Cremonesi di indire una seduta straordinaria del consiglio comunale in cui la Giunta relazioni sullo stato delle politiche dell’Amministrazione in tema di inquinamento atmosferico"
Concludono: "Si a Ti-Bre e Mn-Cr ma solo ferroviarie!!! Sì ad una nuova stagione economica e sociale che metta sullo stesso piano il diritto al lavoro e quello alla salute come previsto dalla Costituzione".
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris