L'ANALISI
21 Novembre 2013 - 08:54
La passerella dell'Eridanea con le barche
CASALMAGGIORE — Parte dalla canottieri Eridanea e dalla polisportiva Amici del Po la protesta contro i continui furti e danneggiamenti a barche e natanti sul Po per arrivare fino all’amministrazione provinciale grazie a una interrogazione urgente presentata, per conto della sua lista civica, dal consigliere Giuseppe Torchio.
«Quali azioni di polizia sono previste per stroncare il fenomeno?»: questo, in soldoni, il succo del documento. Le segnalazioni, fa notare l’ex presidente, sono giunte anche da semplici appassionati del Grande Fiume: «Emerge la necessità di una rinnovata azione di vigilanza fluviale in seguito all’intensificarsi di furti di motori, accessori, attrezzature».I presidenti degli Amici del Po Paolo Antonini e dell’Eridanea Marzio Azzoni, che sul problema erano stati ricevuti in prefettura nel 2011, questa estate, dopo altri episodi, sono tornati a far sentire forte la loro voce. «Le barche di pattugliamento fluviale in dotazione a carabinieri e guardia di finanza — spiega Torchio — sono state trasferite o disarmate, a quanto pare a seguito dei tagli governativi. La sola imbarcazione cantierata e disponibile per un’azione di sorveglianza è quella in dotazione alla polizia provinciale».
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