L'ANALISI
08 Novembre 2013 - 09:42
Pierluigi Castellani e il frame della telecamera dell'Arma
PADOVA — E’ finito nuovamente in carcere Pierluigi Castellani, 52 anni, originario di Cremona, l’uomo che venerdì 25 novembre 1988 uccise durante una rapina Giovanni Pasini, 55 anni, di Solarolo Monasterolo, gestore del distributore Total posto lungo la provinciale Giuseppina a Cingia de’ Botti. Il 52enne, che per quel fatto ha trascorso 12 anni in carcere, era uscito di galera lo scorso mese di marzo.
Ora è stato arrestato dagli uomini della squadra mobile di Padova con l’accusa di essere il possibile autore di sei violente rapine commesse nella città veneta. Castellani è stato sottoposto a fermo ed ha confessato solo l’ultima aggressione avvenuta in ordine di tempo, ai danni del 72enne Adriano Fruscalzo, colpito alle spalle sull’uscio di casa, in via San Biagio. Gli uomini della Questura patavina lo accusano sulla base di accertamenti effettuati tramite le celle telefoniche che lo inchioderebbero nei luoghi in cui sono stati commessi i colpi. Castellani è stato incastrato dalla bisaccia che portava a tracolla, ritratta nell’unico ‘frame’ a disposizione degli investigatori: una immagine ripresa dalla telecamera del Comando Legione dei carabinieri di via Tirana. La sequenza era stata ripresa il 25 ottobre scorso dopo l’aggressione ad una 79enne, colpita alla nuca con una pietra.
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