L'ANALISI
22 Ottobre 2013 - 08:26
Il sindaco di Sabbioneta Marco Aroldi
SABBIONETA — «Per ragioni territoriali, demografiche ma anche per il riconoscimento ricevuto dall’Unesco riteniamo che a Sabbioneta debba competere uno status speciale in ordine al riordino dei servizi associati e delle unioni fra Comuni». Il sindaco Marco Aroldi rompe gli indugi in vista della scadenza del 31 dicembre prossimo quando le realtà che non raggiungono i 5mila abitanti dovranno obbligatoriamente associare i propri servizi quando non addirittura arrivare ad unirli.
Il bacino di riferimento è quello che comprende le municipalità di Commessaggio, Gazzuolo, Bozzolo, Rivarolo Mantovano e San Martino Dall’Argine, tutti centri che non raggiungono la quota fissata dal ministero guidato da Graziano Del Rio e che dunque dal primo gennaio dovranno fare di necessità virtù in modo da effettuare risparmi sui costi di gestione. «Per la verità, sono già diversi i servizi associati come la polizia locale, la protezione civile, i rifiuti e altri — continua Aroldi — ma il trend dovrà essere implementato per legge. Attendiamo le prossime disposizioni ministeriali ma la partita da giocare sarà quella e Sabbioneta non può essere relegata a un ruolo subalterno».
Approfondimento sull'edizione cartacea in edicola martedì 22 ottobre
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris